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Il gigante del software ha in programma di compensare tutte le emissioni che ha prodotto dal 1975.

di James Temple

Microsoft prevede di istituire un fondo da 1 miliardo di dollari dedicato alle “tecnologie di riduzione, cattura e rimozione delle emissioni di carbonio”, nell’ambito di un impegno più ampio per ripulire le emissioni rilasciate nella sua storia aziendale entro il 2050.

È uno dei più grandi progetti di finanziamento di sempre per l’eliminazione del biossido di carbonio dall’aria, che la maggior parte della ricerca valuta come passaggio necessario per prevenire livelli catastrofici di riscaldamento globale. Finanziamenti alle start-up per catturare direttamente l’anidride carbonica dall’aria come Carbon Engineering, Climeworks e Global Thermostat sono aumentati, ma finora si sono limitati a decine di milioni di dollari.

In una dichiarazione a “MIT Technology Review” americana, Microsoft sottolinea che i finanziamenti, previsti nei prossimi quattro anni, non sono destinati solo alla cattura diretta dall’aria, ma si allargheranno alla definizione di progetti, e alla ricerca e sviluppo.

Il percorso di Microsoft verso il carbon negative entro il 2030. Per gentile concessione di Microsoft

L’iniziativa di Microsoft lascia spazio a molte altre possibili aree di investimento, compresi i sistemi naturali per la rimozione e lo stoccaggio di anidride carbonica e i progetti forestali o le tecnologie che ne impediscono la fuoriuscita dalle centrali elettriche. In ogni caso, l’espressione “riduzione del carbonio” implica anche che alcuni dei fondi potrebbero semplicemente essere destinati a progetti solari, eolici e di altro tipo (si veda grafico).

Microsoft non ha specificato l’entità delle sue emissioni storiche complessive, ma ha affermato che le sue operazioni produrranno 16 milioni di tonnellate di anidride carbonica quest’anno, direttamente o indirettamente. L’azienda afferma che compenserà il suo inquinamento climatico prodotto fin dal 1975 attraverso una combinazione di sistemi di cattura diretta dall’aria e interventi naturali, tra cui piantagioni di alberi, nuove pratiche di gestione del suolo e un approccio teorico conosciuto come bioenergia con cattura e stoccaggio del carbonio.

Gli esperti affermano che i sistemi naturali possono svolgere un ruolo importante nell’eliminazione dei gas a effetto serra, ma è notoriamente difficile spiegarli in modo accurato e affidabile.

Noah Deich, direttore esecutivo di Carbon180, e altri osservatori affermano che l’annuncio di Microsoft va ben oltre gli impegni standard sulla neutralità rispetto al carbonio di altre grandi aziende, perché incorpora emissioni storiche, stabilisce parametri di riferimento specifici per le riduzioni e mette a disposizione un finanziamento ragguardevole.

Foto: Presentazione del progetto di Microsoft.Per gentile concessione di Microsoft