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Molgora ha scoperto come, colpendo un inibitore, membro della famiglia di recettori IL-1 e denominato IL1R8, si possa liberare l’attività antitumorale e antimetastatica delle cellule NK.

di MIT Technology Review Italia

La candidata

Residente a Osnago (LC), Martina Molgora è nata il 13 luglio 1989.

Opera attualmente presso il Laboratory of Experimental Immuno-pathology, Humanitas Clinical and Research Center, Milano.

Nel 2011 è stata BSc in Biotechnology, Università di Milano Bicocca.

Nel 2013 è stata MSc in Medical Biothecnology and Molecular Medicine, Università di Milano,
Humanitas Clinical and Research Center, Rozzano.

Dal febbraio 2014 è stata International Ph.D nel Programme in Immunology and Immunopathology, Open University Milton Keynes, UK.

Nel settembre 2016 è stata Research fellow presso il Radboud University Medical Center di Nijmegen, in Olanda, sotto la supervisione dei professori Leo Joosten e Charles Dinarello.

Dall’ottobre al dicembre 2016 è stata Research fellow presso la Facoltà di Medicina della Università di Rijeka, Croatia.

Il progetto

Negli studi come studentessa di dottorato, Molgora ha scoperto un nuovo inibitore del punto di controllo, membro della famiglia di recettori IL-1 chiamato IL1R8, rilevando come, andando a colpire IL-1R8, si liberi l’attività antitumorale e antimetastatica delle cellule NK contro i tumori solidi e le metastasi a come quelle al fegato e ai polmoni.

Le cellule NK non sono attualmente ritenute atte a svolgere un ruolo nella resistenza contro i tumori solidi. Questi studi cambiano questa prospettiva. Le cellule NK libere manifestano, infatti, il potenziale per mediare la resistenza antitumorale contro i tumori solidi in siti clinicamente rilevanti come i polmoni e il fegato.

Questi risultati imprevisti aprono la strada alla traduzione clinica in termini di diagnostica e terapia. Si prevede che questi studi in corso saranno pubblicati in un Prime Journal.