Luce al posto degli oppiacei contro gli effetti collaterali delle terapie anticancro

Un consorzio globale di scienziati rivela che la terapia della luce è uno dei trattamenti più efficaci contro la mucosite orale che affligge i pazienti in cura contro il cancro.

di Lisa Ovi

Le nuove linee guida rilasciate dall’Multinational Association of Supportive Care in Cancer (MASCC) e della International Society of Oral Oncology (ISOO), pubblicate sulla rivista Supportive Care in Cancer, hanno portato una ventata di novità dell’ambito della cura dei pazienti adulti affetti dalle dolorose ulcere tipiche della mucosite orale. Per prevenire l’insorgere di questo disturbo provocato dalla radioterapia, infatti, gli scienziati raccomandano l’utilizzo della fotobiomodulazione, una forma di terapia della luce a basso dosaggio.

Tra i co-autori dello studio, Praveen Arany, assistant professor di biologia orale presso la University at Buffalo e presidente della World Association for photobiomodulation Therapy (WALT), Zadik Yehuda, della Hebrew University-Hadassah di Gerusalemme, ed altri 15 studiosi di tutto il mondo.

L’ampia gamma di applicazioni della fotobiomodulazione si è spesso accompagnata a forte scetticismo nei confronti dei sui risultati. Solo recenti progressi hanno permesso una rigorosa convalida dei protocolli clinici. I ricercatori sperano che il loro studio possa promuovere nuove applicazioni e ricerche nell’utilizzo della fotobiomodulazione per la cura di commozione cerebrale, ferite cutanee ed applicazioni associate alla medicina rigenerativa e alle cellule staminali.

Dagli studi condotti tra i pazienti, la mucosite orale emerge come il peggior effetto collaterale dei trattamenti oncologici. Recenti progressi tecnologici hanno reso le terapie della luce più economiche la loro potenza modulabile. A potenza elevata, la luce viene utilizzata in medicina per tagliare o distruggere i tessuti, ma a potenza ridotta, ha la capacità di alleviare dolore e infiammazione. I ricercatori hanno identificato cinque nuovi protocolli, raccomandando la terapia della luce per la prevenzione della mucosite orale nei pazienti con trapianto di cellule staminali e pazienti con cancro della testa e del collo sottoposti a radioterapia, con o senza chemioterapia.

L’utilizzo di queste terapie è sempre più diffuso, ma i ricercatori notano come non sia ancora stato possibile formulare una linea guida definitiva per la cura della mucosite in ogni contesto clinico. Servono nuove ricerche che possano contribuire a modellare un protocollo universale per la terapia fotobiomodulatoria, studiando la sua applicazione in casi pediatrici, per esempio.

La terapia della luce potrebbe rivelarsi anche un’alternativa all’utilizzo di oppiacei ed è stata oggetto di indagine da parte di una commissione governativa a Washington nell’ottobre del 2018.

Immagine: Lampada per terapia della luce, Wikimedia Commons

(lo)

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