L’India ha l’aria più inquinata al mondo

L’industrializzazione, le centrali a carbone e la mancanza di regolamentazioni significano che il problema continuerà a peggiorare, nonostante l’impegno dei paesi più ricchi per ripulire l’aria del pianeta.

di Michael Reilly

Questa non è certo una menzione ambita da alcun paese. La tossicità dell’aria in India contribuisce a quasi 1.1 milioni di morti l’anno, e il paese potrebbe presto divenire famoso per avere l’aria più inquinata al mondo.

Siamo ormai abituati alle immagini di città cinesi completamente avvolte nello smog, e l’inquinamento dell’aria in Cina è da anni il peggiore per il numero di morti premature che provoca. Secondo un nuovo rapporto sulla qualità globale dell’aria, però, l’India potrebbe presto superare la Cina, specialmente se si considerano le direzioni opposte che i due paesi stanno assumendo riguardo il problema dell’inquinamento atmosferico.

Lo studio, il risultato di uno sforzo congiunto fra l’Health Effects Institute di Boston l’Institute of Health Metrics and Evaluation di Seattle, suggerisce che, dal 1990, paesi sviluppati quali Stati Uniti e gran parte dell’Europa si siano continuamente impegnati a ripulire la propria aria. Quanto alla Cina, che da anni è l’icona dell’aria inquinata, una serie di stringenti norme governative varate negli ultimi cinque anni sta cercando di ridurre il numero di decessi attribuibili all’inquinamento.

Purtroppo, la stessa cosa non può essere detta dell’India. Dal 2010 al 2015, il numero di morti premature causate ogni anno dall’inquinamento è salito da 957.000 a 1.1 milioni di abitanti. Per quanto il tasso di mortalità sia rimasto invariato, diversi fattori – incluso il rapido processo di industrializzazione, la pesante dipendenza del paese da centrali a carbone, la crescita e l’invecchiamento di una popolazione più vulnerabile agli effetti dell’inquinamento dell’aria – hanno creato quella che un ricercatore ha descritto al New York Times come “la tempesta perfetta dell’India”.

Ovviamente, l’India è lontana dall’essere l’unico paese a dover rivalutare gli effetti collaterali dell’inquinamento atmosferico sulla salute in rapporto con la crescita economica. Un rapporto pubblicato lunedì dal Guardian sostiene che l’inquinamento nel paese sia talmente elevato da annullare in appena 30 minuti i benefici tratti da un qualunque allentamento all’aria aperta; le particelle microscopiche presenti nell’aria sono la principale causa di morte associata all’inquinamento nell’aria.

(MO)

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