Ovunque ci saranno esseri umani, ci saranno costellazioni satellitari, sulla Luna come su Marte.
di Ramin Skibba
A sessantatré anni di distanza dal primo ingresso dello Sputnik in orbita, circa duemila satelliti ruotano attorno al pianeta, a supporto di attività come comunicazioni, navigazione e previsioni del tempo. Presto, mega-costellazioni di centinaia o addirittura migliaia di satelliti creeranno nuove reti operative nel cielo.
La rete Starlink, lanciata dalla società SpaceX di Elon Musk, offre l’immagine più chiara di cosa ci possiamo aspettare. La società ha già lanciato i primi 100 satelliti del sistema e, entro la metà del 2020, prevede di completare una costellazione di quasi 12.000 satelliti dedicati alla fornitura di internet a banda larga a livello globale. La Starlink non è la sola. Altre agenzie e società spaziali hanno avviato la creazione di simili reti.
“Si tratta di un mercato piuttosto dinamico in questo momento, c’è molto interesse per la possibilità che lo spazio possa rispondere a determinati modelli di business”, afferma Roger Hunter, responsabile del programma NASA Small Spacecraft Technology. “Lo interpreto come la democratizzazione dello spazio.”
Le costellazioni promettono nuovi livelli di versatilità. I satelliti più piccoli ed economici, alcuni delle dimensioni di una valigetta, possono essere organizzati in diverse configurazioni a seconda del loro obiettivo. Allineati in fila su di una singola orbita, per esempio, i satelliti di una costellazione possono fotografare ripetutamente e tenere sotto sorveglianza uno stesso punto della superficie terrestre. La rete Starlink sarà organizzata in formazione incrociata per fornire copertura internet all’intero pianeta.
“Penso che, in quanto industria, stiamo cercando di capire come incrementare il livello dei grandi servizi spaziali che ogni giorno aiutano dall’alto le persone sulla Terra, senza perdere d’occhio la necessità di farlo in maniera responsabile e sostenibile per l’ambiente orbitale, “Afferma Mike Safyan, vicepresidente del lancio e dei sistemi terrestri globali presso Planet Labs, che gestisce la seconda costellazione per dimensioni, già in funzione.
Nel frattempo, possiamo aspettarci che sistemi satellitari sempre più grandi, con centinaia se non migliaia di unità, raggiungano presto l’orbita. Alla fine, ovunque andranno gli esseri umani, che si tratti della Luna, di Marte o anche di altre stelle, possiamo aspettarci che si portino dietro le loro costellazioni satellitari.
(lo)