Google ha cancellato dal suo Play Store sette applicazioni, scaricate 130.000 volte, che permettevano di spiare i dispositivi di altre persone.
di Charlotte Jee
Questa settimana, i ricercatori della azienda di sicurezza informatica Avast hanno scoperto sette “stalkerware” sul Play Store. Le app più installate erano Spy Tracker e SMS Tracker, con oltre 50.000 download ciascuna. I ricercatori hanno segnalati gli stalkerware a Google e sono stati tutti rimossi.
In genere, queste app funzionano in modo semplice: richiedono l’accesso allo smartphone della vittima designata. Il “ficcanaso” può scaricarle da Play Store, installarle sul dispositivo di destinazione, quindi inserire il proprio indirizzo e-mail e una password per accedere all’app spia dal proprio smartphone.
Le app sono tutte in grado di tracciare la posizione della persona sorvegliata, i contatti, i messaggi SMS e la cronologia delle chiamate. Una volta installata, non c’è l’icona dell’app, quindi la persona spiata non sa di essere controllata.
Alcuni stalkerware non richiedono nemmeno l’accesso al dispositivo e possono essere inviati camuffandoli sotto forma di messaggio con disegno.
Queste app sono spesso utilizzate da partner “violenti” per spiare le loro vittime, ma possono anche essere utilizzate per rintracciare i bambini o i dipendenti aziendali.
Esistono pochissimi studi sugli stalkerware, quindi è difficile sapere quanto sia diffuso questo problema. Tuttavia, la tecnologia sta giocando un ruolo crescente nelle relazioni caratterizzate da comportamenti illegali.
Il Domestic-violence charity Refuge, un centro che si occupa di violenza domestica, stima che circa il 95 per cento dei suoi casi sia relativo a una qualche forma di abuso basato sulla tecnologia.
Le grandi aziende tecnologiche devono ancora affrontare adeguatamente questo problema e agire di conseguenza. L’iniziativa di Google è stata positiva, ma sarebbe molto più confortante vedere le aziende affrontare preventivamente la questione, senza aspettare che le situazioni esplodino.
(rp)
