Le app che aspirano a prendere il posto di TikTok

Se Donald Trump andrà avanti con la sua promessa di vietare la popolare app video, ci sono una serie di concorrenti in fila pronti a sostituirla.

di Abby Ohlheiser

La scorsa settimana, Alessandro Bogliari non avrebbe immaginato che qualcuno rappresentasse una seria minaccia per TikTok. Sì, c’erano imitatori e concorrenti, ma Bogliari, che dirige un’agenzia di social media chiamata Influencer Marketing Factory, pensava che l’app avesse avuto così tanto successo che non sarebbe stato possibile metterne in discussione il primato in breve tempo. Ma molto può cambiare in pochi giorni su Internet. 

Quando, la scorsa settimana, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che stava “vietando” TikTok negli Stati Uniti, i creatori dell’app si sono immediatamente rivolti ai loro fan su Instagram e YouTube. Anche se la dichiarazione di Trump si è rivelata non vera, nel senso che la società madre cinese di TikTok, ByteDance, ha 45 giorni di tempo per passare di mano le attività americane prima del divieto, il caos che ne è seguito ha accelerato qualcosa che era già in movimento: l’ascesa di un’ondata di concorrenti di TikTok. 

“Si è scatenata la bagarre”, afferma Bogliari. Supponendo che si raggiunga un accordo, il dominio di TikTok è probabilmente ancora al sicuro. L’app è particolarmente interessante per i suoi algoritmi di raccomandazione, per le funzionalità che offre ai creatori per aiutarli a realizzare video e collaborare con gli altri e per la sua capacità di far diventare chiunque virale anche temporaneamente, in forme difficili da ottenere su altre piattaforme multimediali. 

Ma la situazione potrebbe cambiare in quanto il suo futuro è in bilico. Esistono quattro app che sembrano essere le principali minacce potenziali al dominio di TikTok, ognuna con un pubblico, caratteristiche e sfide da affrontare diversi. Di seguito viene fornita una panoramica sulle potenziali concorrenti. 

Byte

La nuova azienda è l’erede di Vine, una piattaforma famosa per i suoi video della durata di 6 secondi che nel 2016 è stata chiusa da Twitter, il suo proprietario. Il creatore di Byte, Dom Hofmann, che era anche uno dei fondatori di Vine, ha evidenziato con ironia la continuità tra Byte e Vine.

Mentre TikTok ha assorbito la spinta vitale di Vine su Internet per definire il suo profilo, senza incorporare alcuno dei protagonisti della precedente piattaforma, Byte è diventato il luogo in cui una parte dei creatori e fan della cultura dei microvideo sono effettivamente finiti.

Come ha dichiarato in un’intervista, @SymphonicRon, un musicista di 29 anni che ha sviluppato un modesto seguito su Vine, è ora su Byte, in parte per guadagnare dal suo lavoro di programmatore di licenze audio (non usa il suo nome completo online e ha chiesto di usare il suo pseudonimo per motivi di privacy per questo articolo. 

Ma Byte era una piattaforma abbastanza tranquilla, ha spiegato @SymphonicRon (si veda link), prima che TikTok cadesse nel mirino del governo degli Stati Uniti. “Non era molto frequentata. I post più popolari ricevevano intorno ai 300 ‘Mi piace’. Ora, le interazione stanno aumentando man mano che gli utenti di TikTok entrano in gioco e anche i contenuti stanno decisamente cambiando”. 

Bogliari ha descritto Byte come l’app meno minacciosa per il dominio di TikTok, proprio in virtù delle stesse caratteristiche che l’hanno resa famosa.  “Circolano contenuti artistici e musicali e tanti riferimenti alla letteratura umoristica e alternativa che ricordano per molti aspetti Alt TikTok. È una cultura di nicchia, e forse è questo il punto centrale”, conclude Bogliari.

Reels

Facebook, che possiede Instagram, ha sempre copiato le caratteristiche di altre piattaforme di social media di successo e le ha assorbite nei propri prodotti. Reels rappresenta una funzionalità aggiuntiva di Instagram e permette di creare ed editare con filtri, effetti e una base musicale dei brevi video da 15 secondi.  C’è un tab in “Esplora” che porta a un feed di contenuti Reels, molto simile alla pagina “For You” di TikTok. (Si veda link)

Reels è stato lanciato la scorsa settimana negli Stati Uniti dopo un test eseguito in alcuni mercati internazionali. Quando ho sfogliato il mio feed, ho realizzato che il contenuto è molto simile a Straight TikTok, o alle sezioni di TikTok in cui si vedono video di danza di 20 influencer che vivono in giganteschi palazzi di Los Angeles. Ma TikTok ha avuto più di un anno per capire quali sono i miei interessi personali e arrivare al punto in cui sa che voglio vedere. Forse è ingiusto aspettarsi che Reels lo faccia in così breve tempo.

Malick Mercier, un 21enne che studia giornalismo all’Ithaca College a cui è stato chiesto da Instagram nel 2018 di seguire la manifestazione studentesca, March for our Lives, per la piattaforma, è stato uno di quelli a cui è stato concesso l’accesso anticipato a Reels per alimentare il feed per il suo lancio. 

Come Instagram ha detto ai primi utenti di Reels in una comunicazione in cui spiegava ciò che stava funzionando durante le loro prove internazionali, i video della nuova piattaforma hanno successo perchè si concentrano su “cose che hanno sempre avuto seguito su Instagram, come balletti, riprese divertenti di cani. Questi video parlano un linguaggio universale e sono adatti a qualsiasi pubblico”. La moda è un’altra grande area di successo.

Ciò potrebbe cambiare man mano che un numero maggiore di utenti inizia a creare contenuti su Reels che non si attengono a queste linee guida e attirano nuovo pubblico. Reels parte avvantaggiata perché ha già un enorme potenziale di utenti in quanto si trova su Instagram. “Inoltre, è un clone credibile di TikTok”, sostiene Bogliari.  “Mancano ancora alcune funzionalità, ma quelle sono facili da inserire”.

Bogliari ha aggiunto che Reels sarebbe una minaccia davvero seria per TikTok se riuscisse ad attirare la Gen Z su Instagram e promuovere i suoi prodotti meglio di quanto non abbia fatto IGTV, una precedente app di Instagram che permette agli utenti di caricare video lunghi.

Instagram ha anche alcune enormi differenze culturali con TikTok, ha osservato Mercier. “Il social network cinese presenta al suo interno molte voci distinte”, egli spiega. “Instagram non è la stessa cosa perché i suoi utenti sono più professionali, più attenti alla loro auto-presentazione. Anche se TikTok non è uno spazio esclusivo della Generazione Z, rimane un rifugio relativamente sicuro per parlare tra loro, mentre Instagram è più intergenerazionale”.

“La preoccupazione non è che una generazione di 40enni prenderà il controllo di TikTok”, scherza Mercier. In effetti, è prevedibile che i più “anziani” si sentiranno a loro agio nel far circolare video brevi su Instagram, un’app che già usano, a differenza di TikTok, che potrebbe metterli a disagio sapendo che è frequentato da giovanissimi. 

Triller

Questa piattaforma è in circolazione dal 2015, quando è stata proposta come strumento per la creazione di video musicali personali che non richiedono per la loro produzione conoscenze  professionali. Nelle ultime settimane, è diventata forse lo sfidante più aggressivo al dominio di TikTok, raggiungendo la prima posizione nell’app store durante il fine settimana quando si sono diffuse le notizie sul possibile divieto di TikTok. 

Ha anche reclutato alcuni dei più famosi influencer di TikTok,che ora pubblicano su Triller e recentemente ha promosso una causa contro TikTok per violazione di brevetto. Triller si presenta come un ambiente raffinato, in parte forse per la presenza delle celebrità fuggite da TikTok. L’app, disponibile sui dispositivi Android e iOS, sembra più focalizzata sulle sue funzionalità di editing AI che non sulle componenti di raccomandazione e ricerca, che giocano un ruolo importante nel successo di TikTok. 

Inoltre, Triller non è soltanto un applicazione per la creazione dei video musicali, ma anche una piattaforma social e uno strumento utile per scoprire nuovi talenti, in quanto offre la possibilità ai suoi utenti di condividere i contenuti creati sui propri social network e ha accordi con molte importanti case discografiche

Triller potrebbe potenzialmente ospitare gli influencer di TikTok che desiderano passare a un’altra app con caratteristiche simili. La domanda è: quanti ne arriveranno realmente? Anche se non è ancora successo, Bogliari ha detto che Triller probabilmente spera in un “effetto domino”. TikTok non rimane a guardare e la scorsa settimana ha annunciato che sosterrà i creatori statunitensi con oltre 1 miliardo di dollari di finanziamenti nei prossimi tre anni attraverso un nuovo fondo. 

Clash

Clash, come Byte, ha le sue radici nel filone creato da Vine e vanta tra i suoi fondatori Brendon McNerney, l’ex superutente di Vine. Come riportato da Tubefilter, l’app ha visto un’esplosione di nuovi download dopo le dichiarazioni su TikTok di Trump. Clash ha una caratteristica distintiva rispetto a tutte le altre app in questo elenco: sembra dare la priorità alla ricerca di modi per i creatori di monetizzare immediatamente i loro contenuti.  

Poiché l’app è ancora in versione beta e disponibile solo su iPhone è l’unica nell’elenco che non siamo stati in grado di provare personalmente. Ma Bogliari l’ha descritta come piena di vitalità e la più simile a TikTok rispetto a tutti gli altri contendenti.  McNerney ha detto a Tubefilter che Clash non è stato creata esplicitamente per essere un concorrente di TikTok, ma per colmare un vuoto nel modo in cui i creatori possono effettivamente guadagnarsi da vivere con quello che fanno. 

“Ho visto TikTok avere successo e speravo che avrebbe contribuito ad aiutare i creatori di contenuti. Sicuramente molti nuovi ‘artisti’ si sono affermati”, egli conclude,”ma non ho ancora visto qualcosa che permetta a chi produce contenuti di guadagnarsi da vivere”. 

(rp)

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