L’America è pronta a far causa agli hacker nord coreani

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America ha presentato per la prima volta una causa contro un hacker nord coreano.

di Martin Giles

L’imputato: Park Jin Hyok è accusato di appartenere al Lazarus Group, un collettivo di hacker al soldo della intelligence militare della Nord Corea. Stando alle accuse del DOJ, l’agente nord coreano avrebbe lavorato tramite una società di copertura di nome Chosun Expo Joint Venture e operato sia in Corea del Nord che in Cina.

I bersagli: Lazarus Group è responsabile di un attacco informatico ai danni di Sony Pictures Entertainment, presa di mira in seguito alla presentazione del film The Interview, prodotto per prendersi gioco del leader Kim Jong-Un. Gli investigatori ritengono inoltre che la società sia responsabile del furto di $81 milioni e della creazione di WannaCry 2.0, un programma ransomware in grado di codificare dati e congelare i computer.

Una lista sempre più lunga: Il Dipartimento di Giustizia pare sempre più intenzionato a citare apertamente in giudizio gli hacker al soldo di altri paesi. Quest’anno, il Consigliere Speciale Robert Mueller ha incriminato 11 cittadini russi accusati di aver interferito con le elezioni presidenziali del 2016, mentre il DoJ ha denunciato il furto di IP da parte di hacker cinesi.

Cambierà nulla? Probabilmente, no. Gli attacchi informatici sono un metodo low-cost per rubare segreti e interferire con le elezioni, per cui i paesi responsabili continueranno a adottare queste strategie per il proprio interesse. La Corea del Nord vanta altri gruppi operativi oltre a Lazarus. Il DoJ, l’intelligence e le forze dell’ordine degli Stati Uniti, però, sembrano pronti a rispondere.

(MO)

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