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Il 27 maggio, Dragon Crew di SpaceX, con a bordo un equipaggio di due astronauti, partirà per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.

di Neel V. Patel

L’amministratore della NASA Jim Bridenstine ha annunciato l’intenzione di lanciare, a breve, un razzo Falcon 9 di SpaceX con a bordo due astronauti per raggiunger la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Sarà la prima volta che un razzo americano ospiterà qualcuno in orbita dopo la missione dello space shuttle l’8 luglio 2011.

La pandemia di covid-19 incombe sulla missione, che dovrebbe essere lanciata dal Kennedy Space Center in Florida. Lo stato è soggetto a un obbligo di residenza che dovrebbe scadere il 30 aprile, con esenzioni per le attività essenziali. Il governo federale ha un ampio raggio d’azione per stabilire quali siano le attività essenziali. Tuttavia, i critici sostengono che questa missione non lo è affatto.

“Non sono sicuro che rischiare così tante vite per lanciare due persone nello stesso posto in cui stiamo andando da 20 anni sia una priorità”, ha detto l’ex vice amministratore della NASA Lori Garver a “The Atlantic” all’inizio di questo mese. “Il pericolo è legato al fatto che in vista della data di lancio i lavori sono già in corso”.

La NASA sta adottando misure per mitigare l’impatto dell’operazione: gli spettatori non potranno guardare dai normali siti di osservazione lungo la “costa spaziale” della Florida, e solo un numero limitato di giornalisti sarà autorizzato a stare sul posto. Tuttavia, come detto da Bridenstine alla CNBC, un lancio come questo coinvolge circa 350 dipendenti della NASA oltre a diverse centinaia di dipendenti di SpaceX, anche se i lavoratori della NASA lavoreranno in turni progettati per aumentare il distanziamento sociale rispetto alle normali pratiche e indosseranno dispositivi di protezione individuale.

Lo scopo del lancio di SpaceX è quello di testare la capsula Crew Dragon, che SpaceX ha costruito in base a un contratto con la NASA. Il 9 aprile, è stato inviato sull’ISS un missile russo Soyuz che trasportava un astronauta, due cosmonauti e rifornimenti. Nel marzo 2019, un veicolo spaziale Crew Dragon è approdato autonomamente alla stazione spaziale su un volo di prova senza equipaggio. 

Un secondo Crew Dragon è stato distrutto da un incendio durante un test del motore nell’aprile dello scorso anno, causando un ritardo nel lancio annunciato oggi. Starliner, una capsula spaziale della rivale Boeing, che la NASA sta finanziando per favorire la concorrenza, ha avuto ancora più problemi.

Il suo primo volo di prova senza equipaggio, nel dicembre 2019, si è concluso con un fallimento dopo che il veicolo non è stato in grado di incrociare l’ISS a causa di un errore del software. Altre serie mancanze sono state scoperte quando si è cercato di capire come fosse stato possibile il primo errore. 

Boeing sta pianificando, ma non ha ancora programmato, un secondo volo di prova senza equipaggio e spera di inviare una missione Starliner con equipaggio verso l’ISS entro il 2021. La missione del 27 maggio prevedeva originariamente una permanenza sulla ISS di una o due settimane, ma la NASA ha lasciato aperta la possibilità che il test di volo venga convertito in una missione più lunga. 

Secondo la NASA, il Dragon Crew utilizzato per questo volo sarà in grado di rimanere in orbita per circa 110 giorni. Una volta finita la missione, il veicolo lascerà la stazione spaziale riportando i due astronauti sulla Terra.

Gli astronauti della NASA Jessica Meir e Andrew Morgan sono atterrati in Kazakistan insieme al cosmonauta Oleg Skripochka. Come ha detto Meir in un’intervista a “Morning Edition” di NPR, i sistemi immunitari delle persone si indeboliscono dopo lunghi periodi di assenza di gravità, e quindi saranno soggetti a una quarantena più rigorosa del normale a Houston, dove arriveranno con un aereo della NASA. 

L’agenzia spaziale è in ritardo di anni sul programma commerciale di cui Starliner e Crew Dragon fanno parte. Inoltre, è ancora più indietro sul veicolo spaziale Orion, che è in costruzione da parte di Lockheed Martin nell’ambito di accordi contrattuali più tradizionali. Questi ritardi hanno reso la NASA dipendente dalla Russia per raggiungere l’orbita per quasi un decennio.

Orion era originariamente destinato a trasportare l’equipaggio alla Stazione Spaziale Internazionale. La sua missione più recente è invece quella di portare le persone sulla Luna. L’amministrazione Trump mira a riportare le persone sul nostro satellite entro il 2024, prima della fine di un suo possibile secondo mandato. Gli esperti del settore ritengono che sarà impossibile rispettare questi tempi, ma Bridenstine è intenzionato a perseguire questo obiettivo nonostante la pandemia.

(rp)