La genetica per cuori solitari

La Digid8 di George Church studia il genoma per assicurarti l’incontro con la persona giusta.

di Antonio Regalado

Domenica scorsa, durante un’intervista, il genetista George Church ha fatto cenno ad un’app per cuori solitari in corso di sviluppo presso il suo laboratorio che secondo lui potrebbe spazzare via le malattie ereditarie. La risposta dei media è stata immediata e per lo più negativa. Gli ipoudenti si sono offesi. I transgender si sono offesi. Si sono offesi persino alcuni scienziati, al grido di: eugenetica!

Nessuna delle voci indignate ha potuto offrire dettagli sull’app, ma abbiamo ora da condividere dettagli esclusivi sulla nuova iniziativa genetica per cuori solitari del laboratorio di Church.

La startup, chiamata Digid8, è stata costituita lo scorso settembre da Barghavi Govindarajan che si descrive come “tecnologo, innovatore ed educatore addestrato ad Harvard”, riconosciuto da Church come suo cofondatore nell’impresa. La società trae il nome proprio nome dal gergo di internet, dove D8 sta per gli appuntamenti galanti e promuoverà ciò che Church chiama “incontri a genoma intero”.

L’idea è utilizzare un paragone tra il DNA dei partecipanti per evitare che portatori delle medesime mutazioni genetiche, come quelle che causano la malattia di Tay-Sachs o la fibrosi cistica, non si incontrino, né quindi si innamorino e abbiano figli. In tali casi di condizioni recessive (ne esistono migliaia) i bambini sviluppano la malattia se ereditano due geni a rischio, uno da ciascun genitore. La probabilità che ciò avvenga si aggira attorno al 25%.

Secondo Church, il cui laboratorio gravita tende a sfornare progetti provocatori, le app genetiche della Digid8 entrerebbero a far parte del background di siti per appuntamenti già esistenti, prendendo il ruolo “di GPS” per impedire che le persone a rischio possano incontrarsi attraverso il servizio. Il sequenziamento di un genoma costa ancora circa $750, ma questi costi si stanno abbassando sempre più e Church ritiene che la spesa possa essere incorporata nel prezzo dell’abbonamento ai siti per cuori solitari, di circa $50 al mese.

Il professore di Harvard si è dichiarato un diretto finanziatore della startup, assieme ad altri i cui nomi non sono stati divulgati. Durante l’intervista televisiva, Church si è dichiarato convinto che possa rappresentare un sistema economico per eliminare migliaia di malattie che costano “circa un trilione di dollari all’anno, in tutto il mondo”. Ironicamente, il laboratorio di Church è stato tra gli enti che hanno ricevuto finanziamenti per la ricerca da Jeffrey Epstein, condannato per pedofilia, un collegamento che ha fomentato l’indignazione mediatica.

Church, sorpreso dal fatto che il programma 60 Minutes avesse incluso i suoi commenti sull’app nell’intervista mandata in onda, ha velocemente pubblicato una rubrica FAQ per spiegare il proprio punto di vista. I critici cliccatori, ha affermato, non si erano presi il tempo di “riflettere a fondo su di un problema complesso”. Secondo quanto riportato sul documento FAQ, ciascun individuo risulterebbe comunque compatibile con il 95% delle possibili controparti. L’app non fornirà a terzi dati provati sulla salute dei soggetti, utilizzando il genoma semplicemente per escludere in anticipo ogni possibile rischio.

La domanda è: Digid8 è un’applicazione di eugenetica? Sì e no. Quando si parla di eugenetica si fa solitamente riferimento a programmi di sterilizzazione forzata, alla riproduzione coatta o allo sterminio di determinati individui da parte di uno stato. Il prodotto mira ad evitare la nascita di persone con gravi malattie. L’idea non piace a tutti. Secondo Vice News, si tratterebbe di un attacco contro le persone emarginate.

(lo)

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