La città intelligente conquista la Francia

Da nord a sud, da est a ovest, fioriscono quartieri, progetti e idee che mirano ad una nuova idea di uso. Per gli spazi pubblici e privati

di Silvia Andreoli

Issy-Les-Moulineaux, alle porte di Parigi, sta funzionando come una sorta di spontaneo laboratorio en plein air di smart city francese. A cominciare è stato il quartiere di Fort d’Issy, ecologico e dotato della completa smart grid realizzata da Bouygues Immobilier, quindi è toccato a Les Bords sur Seine. Ora è la volta di Coeur d’Issy, un ambizioso progetto che sorgerà nel sito della vecchia sede del Centre national d’étude des télécommunications. La nuova area coprirà 100.000 metri quadri, un parco urbano di 13.000, 15 000 di negozi, 40 000 rispettivamente di abitazioni e uffici, tutti iper connessi. A questo scopo è stata elaborata una app che consentirà di interagire dallo smartphone con tutti i servizi, a cominciare da quelli pubblici, come sanità e scuole.
Un’attenzione particolare spetta però alla condivisione degli spazi. E dunque via libera a sistemi intelligenti per il parcheggio e potenziamento del carpooling, informazioni costanti sul proprio consumo di energia con suggerimenti di azioni da compiere per ridurre l’inquinamento da Co2. Perché un conto è immaginare il futuro, un altro è metterlo in partica. E in quest’area metropolitana la voglia concreta certo non manca.
La scelta paga, se è vero che, nel giro di 15 anni, qui la popolazione è cresciuta del 25%.

Una città intelligente ha una circolazione fluida

Di questo aspetto si occupa il progetto di Raphaël Cherrier, fondatore a Bordeaux della start up Qucit (contrazione di “quantified cities”). L’idea è di arrivare a decongestionare il traffico puntando sulla garanzia che la disponibilità di bike sharing o il tempo in attesa di trovare un posto per parcheggiare siano noti in anticipo. Per farlo Qucit punta su “motori predittivi” che facilitino gli spostamenti come BikePredict, già in uso in Francia per l’offerta di bici (tipo Velib’) e CityPark per il parcheggio, a Bordeaux, Metz e Digione. Il sistema consente di analizzare automaticamente qualsiasi tipo di dati urbani, sia statico o dinamico, e formulare raccomandazioni per gli investimenti di infrastrutture, o di prendere decisioni in tempo reale per quanto riguarda la gestione della mobilità.

Abitare intelligente

Facciate ecosostenibili, che si arricchiscono di verde, producono energia e sono iperconnesse, fornendo tutti i servizi di domotica: così si presenta Ipark, il grande progetto immobiliare di Montpellier che dovrebbe essere terminato per la fine del 2016.
Ambizioso e importante, ma come molti altri che già sono stati realizzati. Tanto da aver garantito alla città una vera metamorfosi che, nel giro di trent’anni, grazie a progetti come questo, è riuscita a entrare nella top ten delle città dove vivere e su cui investire.

(sa)

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