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Italgas

Non solo infrastrutture: l’IA diventa strumento per migliorare anche il lavoro e sviluppare nuove competenze. Così Italgas integra tecnologia e capitale umano nella propria strategia di crescita.

L’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale stanno ridefinendo in profondità il settore energetico, imponendo nuove sfide e aprendo a opportunità inedite sia sul piano tecnico che su quello organizzativo. Italgas, primo operatore in Europa nella distribuzione del gas, ha scelto di collocare la digitalizzazione e l’IA al centro della propria strategia industriale, puntando a diventare un operatore digitale delle reti energetiche.

Peter Durante, Direttore People, Innovation e Transformation di Italgas

Peter Durante, Direttore People, Innovation e Transformation di Italgas

Per comprendere come questa trasformazione stia cambiando processi, persone e infrastrutture, MIT Technology Review Italia ha incontrato due protagonisti di questa transizione: Marco Barra Caracciolo, Direttore Sistemi Informativi di Italgas e CEO di Bludigit, la IT Company del gruppo, e Peter Durante, Direttore People, Innovation e Transformation di Italgas. Due prospettive complementari – quella più tecnica e orientata alla sperimentazione dell’IA generativa e delle piattaforme digitali, e quella più legata all’impatto sulle persone, sulle competenze e sull’organizzazione – che raccontano come l’azienda stia costruendo oggi le fondamenta della rete energetica del futuro.

Iniziamo da lei, Dott. Durante. Italgas sta investendo molto in innovazione e il nuovo piano industriale contiene una forte spinta in questa direzione. Qual è la visione dell’azienda sul futuro?

Negli ultimi anni abbiamo avviato un percorso di trasformazione profonda, basato su digitalizzazione, sostenibilità e valorizzazione delle nostre persone. Il nostro obiettivo è stato chiaro da subito: fare di Italgas non solo il primo operatore in Europa nella distribuzione del gas, e lo abbiamo centrato quest’anno con l’acquisizione del secondo operatore in Italia; ma anche un abilitatore della transizione energetica, grazie a reti intelligenti, digitali e pronte ad accogliere gas rinnovabili come il biometano e, in prospettiva, l’idrogeno.

L’innovazione è al centro di questa visione. Significa investire in tecnologie digitali — come l’IoT, l’automazione, la sensoristica avanzata — ma anche in strumenti di intelligenza artificiale per ottimizzare la gestione delle reti, migliorare la qualità e rendere più centrale il contributo delle nostre persone, liberandole da attività ripetitive e consentendo loro di sviluppare nuove competenze legate ai dati e all’uso dei sistemi intelligenti.

Guardiamo al futuro con la convinzione che l’intelligenza artificiale sia la nuova wave di trasformazione che potrà aiutarci a rendere le nostre reti ancora più intelligenti, più sicure, più efficienti, più flessibili. Questo, però, non riguarda solo la tecnologia: significa anche costruire un’organizzazione in grado di adattarsi, accompagnando i lavoratori in un percorso di upskilling e reskilling continuo.

In sintesi, la nostra visione è chiara: essere una tech company capace di gestire reti, capace di coniugare innovazione tecnologica e responsabilità verso l’ambiente, i territori e le comunità in cui operiamo.

Marco Barra Caracciolo, Direttore Sistemi Informativi di Italgas e CEO di Bludigit, la IT Company del gruppo Italgas

Marco Barra Caracciolo, Direttore Sistemi Informativi di Italgas e CEO di Bludigit, la IT Company del gruppo Italgas

Dott. Barra Caracciolo, quanto è strategica, in questo percorso, l’implementazione dell’IA?

L’intelligenza artificiale sarà il pilastro strategico della trasformazione di Italgas dei prossimi anni. Non si tratta di un’iniziativa sperimentale o laterale, ma di uno strumento abilitante per il nostro business core e per la transizione energetica.

Oggi l’IA è già operativa nei nostri processi in diverse modalità.
Innanzitutto, supporta le attività di manutenzione predittiva delle reti, riducendo tempi e costi e aumentando la sicurezza; ottimizza la pianificazione degli interventi e delle squadre operative sul territorio; è utilizzata per l’analisi di grandi quantità di dati provenienti da sensori IoT distribuiti sulle reti, migliorando la gestione delle pressioni e la riduzione delle emissioni fuggitive.
Grazie ai modelli di AI generativa, inoltre, stiamo sperimentando nuove applicazioni in ambito documentale, amministrativo e formativo: sistemi capaci di generare report automatici, sintetizzare grandi volumi di contenuti e supportare la creazione di materiali di training personalizzati per i nostri dipendenti.

Riteniamo strategico avere una governance dell’intelligenza artificiale chiara, coerente e responsabile: ogni applicazione che sviluppiamo rispetta principi etici, di sicurezza e privacy, oltre che essere efficace. Inoltre, abbiamo già avviato diverse iniziative di AI literacy coinvolgendo l’intera organizzazione, al fine di creare consapevolezza su cosa sia l’AI e quali vantaggi possa portare se utilizzata in modo efficace e nel rispetto delle norme.

Essendo l’AI un ponte fra il mondo tech e il mondo People, abbiamo pensato di creare una organizzazione dedicata all’AI transformation a 360 gradi, posizionata a diretto riporto del CIO e del Group People Innovation e Transformation Officer, così da muoverci più velocemente nel percorso trasformativo, condividendo obiettivi e leve di azione che tipicamente sono separate in aree distinte dell’organizzazione aziendale.

Guardando al futuro, l’IA sarà centrale per crescere come “operatore digitale di reti energetiche”, con un impatto diretto sulla sostenibilità, sull’efficienza operativa e sulla qualità del servizio offerto ai territori e ai cittadini. Intendiamo portare l’AI in ogni area del nostro business e in ogni punto della nostra organizzazione, con un approccio misto che porti a scala, tramite la nostra Digital Factory, le capability strategiche ed altamente innovative – come gli agenti basati su AI generativa per il supporto alle decisioni e alla gestione dei dati complessi – ma sappia anche valorizzare tutto ciò che le varie community of AI practice produrranno per incrementare la produttività individuale.

Siamo infine consapevoli che tutto questo disegno richiederà un focus sui dati, che sono il carburante di questo motore trasformativo, sapendo cogliere la sfida di gestire in qualità non solo il dato tradizionale, ma anche contenuti non strutturati come testi, immagini e documenti, che grazie all’IA generativa possono trasformarsi in conoscenza operativa per l’azienda.

Quali sono i maggiori vantaggi che l’intelligenza artificiale può apportare al business della società e ai servizi ai cittadini, in un settore tanto strategico quanto delicato come quello dell’energia?

[Durante] L’intelligenza artificiale, in un settore strategico come quello dell’energia, rappresenta un acceleratore di qualità, sicurezza e sostenibilità, sia per il business sia per i cittadini.

Per il business, i principali vantaggi sono, prima di tutto, una maggiore efficienza operativa: l’IA consente di pianificare meglio le manutenzioni, intervenire in modo predittivo sui guasti e ottimizzare l’uso delle risorse sul campo. Questo significa riduzione dei costi operativi e maggiore tempestività negli interventi.

Anche una gestione intelligente delle reti. Grazie all’IA possiamo analizzare in tempo reale milioni di dati provenienti dai sensori IoT installati sulla rete, monitorare le pressioni e prevenire le dispersioni, riducendo le perdite e i rischi.Inoltre, ha un impatto anche sul supporto alle decisioni strategiche. L’IA permette simulazioni e previsioni avanzate, utili per definire piani di investimento, mappare le reti e identificare priorità, anche in relazione alla crescente integrazione di biometano e idrogeno.

Per i cittadini, i benefici si traducono in una maggiore continuità e qualità del servizio, grazie alla riduzione dei tempi di intervento e al monitoraggio costante delle reti; più sicurezza, grazie alla capacità predittiva dell’IA, che ci consente di individuare anomalie o potenziali rischi prima che diventino criticità; un contributo concreto alla transizione energetica, rendendo possibile integrare in sicurezza gas rinnovabili nella rete e riducendo le emissioni, a vantaggio dell’ambiente e delle comunità.
In generale, tutto ciò si traduce in esperienze più semplici e veloci per le pratiche e i servizi al cliente, grazie all’automazione dei processi interni e al supporto di strumenti digitali avanzati.

In particolare, sul piano organizzativo, l’IA deve diventare un alleato delle persone: le sostiene nelle decisioni, le affianca nelle attività quotidiane e libera tempo per sviluppare creatività e capacità di problem solving, rafforzando il ruolo umano in un contesto sempre più tecnologico. Chiaro che per ottenere questo risultato a valle, bisogna agire con forza a monte: attraverso la formazione e la conoscenza, le nostre persone trasformano le fisiologiche ansie e paure, in opportunità di concentrare gli sforzi sulla parte nobile e meno ripetitiva del lavoro di ogni giorno.

In sintesi, l’IA non è un fine, ma uno strumento potente che ci consente di continuare a garantire sicurezza e servizio, in modo più sostenibile e vicino alle esigenze dei cittadini. La vera differenza nel futuro del lavoro sarà tra chi è formato in queste nuove competenze e potrà usare al meglio la AI e chi non lo è. In Italgas siamo dal lato fortunato.

Fonte: Italgas

Fonte: Italgas

Quali sono i progetti di punta di Italgas in questo ambito e che ruolo ha l’IA in questi?

[Barra Caracciolo] Partiamo dalla digitalizzazione delle reti. Italgas ha completato da tempo la trasformazione digitale  della rete in Italia, dotandola di sensori IoT e sistemi avanzati di monitoraggio. Dal 1° luglio scorso è in corso la trasformazione del network derivante dall’acquisizione di 2i Rete Gas. L’IA qui entra in gioco per elaborare i dati in tempo reale, ottimizzare le pressioni in rete e individuare eventuali dispersioni in modo predittivo.

Uno dei nostri nuovi progetti è DANA (Digital Advanced Network Automation): un sistema proprietario di gestione  delle reti che utilizza intelligenza artificiale e modelli predittivi avanzati. Stiamo sperimentando anche modelli di AI generativa per integrare dati storici e non strutturati al fine di rendere le previsioni ancora più accurate.

Ma non ci fermiamo qui. Lavoriamo su altri aspetti, come la manutenzione predittiva, con l’utilizzo di algoritmi di machine learning per anticipare guasti e pianificare interventi; il supporto alle decisioni, grazie anche ad algoritmi prescrittivi che non solo analizzano scenari complessi, ma suggeriscono soluzioni operative ottimali; la digitalizzazione dei processi interni, con applicazioni di automation e AI in ICT, HR, procurement e amministrazione.

Qui la generative AI ci consente di ridurre i tempi di elaborazione documentale e creare assistenti virtuali per il supporto interno.

Inoltre, ci stiamo impegnando sull’idrogeno e nuovi gas rinnovabili, con simulazioni basate su AI per testare la compatibilità delle reti con gas alternativi.

Su quali futuri sviluppi si focalizzano gli sforzi della società?

[Barra Caracciolo] Gli sforzi si concentrano su tre direttrici strategiche: digitalizzazione avanzata delle reti, integrazione di gas rinnovabili e utilizzo esteso dell’intelligenza artificiale.

Per le reti gas digitali, il focus è sull’evoluzione di DANA con funzionalità predittive e prescrittive sempre più spinte, fino ad arrivare a sistemi agent-based basati su AI generativa, in grado di simulare scenari complessi in autonomia.Sulla transizione verso gas rinnovabili e idrogeno: stiamo lavorando a simulazioni avanzate per la gestione di blending dei gas, con algoritmi capaci di ottimizzare le logiche di trasporto. In Sardegna abbiamo di recente inaugurato un impianto per la produzione di idrogeno verde destinato, in miscela con il gas naturale, ai residenti di una cittadina, a una industria alimentare locale e, in purezza, a una stazione di rifornimento per una piccola flotta di autobus per il trasporto pubblico locale.

Ci stiamo occupando di sviluppare sistemi di IA e di agentizzazione a supporto delle persone e dei processi: agenti AI in grado di interagire con sistemi complessi, generare insight in linguaggio naturale e semplificare l’accesso alle informazioni.

Tra i prossimi obiettivi del Gruppo, stiamo lavorando su diversi fronti, tra cui l’estensione delle funzionalità predittive e prescrittive di DANA; lo sviluppo di nuovi algoritmi ed Agenti AI; l’integrazione di piattaforme digitali con Agenti AI in grado di svolgere compiti sempre più complessi e il potenziamento dell’automazione dei processi interni.

La nostra visione è chiara: guidare la transizione energetica con infrastrutture pronte per il futuro, sviluppando tecnologie che permettano di accompagnare le comunità servite verso un sistema energetico più sostenibile, resiliente e vicino alle loro esigenze .