Inizia la corsa al litio del Nevada

Con l’aumentare della domanda globale di batterie elettriche, e del metallo su cui si basa la loro tecnologia più diffusa, una vallata nel deserto del Nevada potrebbe presto ospitare la prossima grande caccia al tesoro.

di Jamie Condliffe

Dimenticate il petrolio, l’argento o il rame. Il mondo è a caccia di qualcosa di ben più prezioso: il litio.

Le società tech del mondo sono sempre più interessate a ottenere questo metallo perché è una componente insostituibile delle batterie agli ioni di litio con cui alimentano la maggior parte dei dispositivi mobile. Diverse tecnologie innovative fanno la loro comparsa nei notiziari quasi ogni settimana, ma il loro stato di sviluppo non è ancora sufficientemente avanzato, per cui le celle agli ioni di litio continuano a dominare lo scenario delle batterie elettriche.

Con il continuo crescere della domanda di computer e telefoni cellulari – unito alle sempre più diffuse automobile elettriche e a sistemi di accumulo per la corrente delle reti elettriche – gli impianti produttivi hanno sempre più bisogno di questo materiale. Per il momento, il nostro futuro green dipende da questa tecnologia.

Abbiamo già riportato in passato che alcuni dei materiali presenti nelle batterie agli ioni di litio, come grafite e cobalto, vengono recuperati a caro prezzo. I rapporti sulle pericolose condizioni di lavoro in cui operano alcuni minatori dovrebbero bastare a motivare l’abbandono di questi elementi.

Lo stesso litio è soggetto a un ulteriore problema. Gran parte delle riserve di litio si trovano in Australia, Cile, Argentina e Cina. I più grandi fornitori mondiali di questo metallo stanno faticando a restare al passo con la domanda; negli ultimi anni queste difficoltà si sono tradotte in un rapido incremento di prezzi– i prezzi contrattuali che garantiscono accordi a lungo termine sono persino quadruplicati o quintuplicati.

Come riportato da Bloomberg, pertanto, i prospettori stanno volgendo altrove il loro sguardo– verso il Nevada. Lo Stato d’argento ha attirato per secoli i cercatori di fortuna, ma i minatori d’oggi sono particolarmente interessati alle acque sotto la Clayton Valley per l’abbondanza di litio disciolto al loro interno. La speranza è che queste falde possano essere raggiunte per raccogliere il loro contenuto in grandi vasche dove, a seguito dell’evaporazione dell’acqua, recuperare i preziosi sali di litio.

Stando a Bloomberg, almeno sei nuove startup avrebbero recentemente cominciato a operare in questa regione per cercare di trarre profitto dalla crescente domanda di litio. Rispetto alle operazioni di estrazione del litio dalla roccia, però, il processo di recupero da vasche di evaporazione è complesso. Come in un gigantesco esperimento di chimica condotto all’interno di una grande vasca, il processo di estrazione è delicato e può portare a cristalli di bassa qualità.

Se queste difficoltà dovessero essere sormontate, però, lo stato del Nevada potrebbe scoprire di possedere una nuova fonte di materiali grezzi indispensabili per la nostra transizione verso un futuro interamente elettrico.

Immagine: Litio a Clayton Valley

(MO)

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