In che misura la tempesta Harvey è dovuta al cambiamento climatico?

Il cambiamento climatico non ha certo provocato Harvey, ma certamente lo ha reso più violento di quanto non sarebbe stato

di Jamie Condliffe

Gli scienziati stanno già cominciando a valutare in che misura gli esseri umani possono aver contribuito al peggioramento della catastrofica alluvione che ha investito il Texas nel weekend. Il soncenso finora: non possiamo dire che il cambiamento climatico ha provocato Harvey, ma certamente lo ha reso più violento di quanto non sarebbe stato.

Scrivendo per il Guardian, Michael E. Mann, un professore di scienza del clima presso la Pennsylvania State University, ha sottolineato come l’innalzamento di quindici centimetri del livello dei mari attorno a Houston negli ultimi decenni sia dipeso dall’operato umano. Questo cambiamento si è tradotto in una penetrazione più estesa dell’acqua nell’entroterra, visto che la tempesta era quindici centimetri più alta rispetto al passato

A detta di Hal Needham, un esperto della Marine Weather and Climate di Galveston interpellato dal New York Times, Texas, “Una tempesta qualche centimetro più bassa sarebbe stata meno catastrofica”. Indubbiamente, è stata la quantità di precipitazioni oltre la soglia ad aver causato i danni più disastrosi. La tempesta ha depositato oltre 40 centimetri di pioggia, e alcune fonti stimano che, in alcune aree, potrebbe arrivare fino a 50 centimetri.

Anche questo ammontare potrebbe essere una risultante dell’operato umano. Mann sottolinea come le temperature medie nella regione in cui si è sviluppata la tempesta Harvey erano 1 °C al di sopra rispetto alla media riscontrata diversi decenni fa. Le temperature elevate hanno provocato un incremento dell’evaporazione compreso fra il 3 e il 5 percento rispetto al passato, traducibile in un netto incremento delle precipitazioni rispetto al passato.

Kevin Trenberth, del National Center for Atmospheric Research, è d’accordo. Dice all’Atlantic che “il contributo umano può ammontare fino al 30 percento delle precipitazioni misurate complessivamente in questa tempesta”.

Mann ipotizza persino che il perdurare della tempesta Harvey sopra Houston senza sosta possa dipendere sempre dall’uomo. Cita una sua ricerca che spiegherebbe come le anomalie atmosferiche stazionarie dipenderebbero dal riscaldamento globale causato dall’essere umano.

In che misura, dunque, possiamo assumerci la colpa della tempesta Harvey? In nessun modo è interamente colpa nostra; trattasi pur sempre di un disastro naturale, il risultato di una serie di complessi sistemi che hanno agito assieme in maniera profondamente indesiderata. Certamente, però, abbiamo peggiorato le cose.

(MO)

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