In Campania il terzo centro di guida sicura

A Sessa Aurunca (CE) un nuovo impianto entro il 2010 per 10.000 corsi l’anno. Rozera (ACI): «La struttura porterà benefici alla sicurezza stradale e all’economia di tutto il Meridione».

Sorgerà a Sessa Aurunca in provincia di Caserta il nuovo Centro di Guida Sicura dell’Automobile Club d’Italia. Per il Sud si tratta del primo impianto altamente tecnologico per la formazione e l’educazione alla sicurezza stradale. Avrà come bacino di utenza Campania, Molise, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia. I lavori del nuovo Centro partiranno entro la fine del 2009 e si completeranno a ottobre del 2010. Il potenziale dell’impianto è di 10.000 corsi l’anno. L’investimento stanziato supera i 6 milioni di euro. Quello di Sessa Aurunca sarà il terzo impianto dell’ACI dopo Vallelunga, alle porte di Roma, e Franciacorta, vicino a Brescia.

Il progetto del Centro è stato presentato a settembre a Sessa Aurunca nel convegno Costruire la sicurezza stradale con una mobilità responsabile, organizzato dal Comune, dal Parco Regionale Roccamonfina e dall’Automobile Club di Caserta. Hanno partecipato Nicola Cosentino, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze; Ennio Cascetta, assessore ai Trasporti della Regione Campania; Michele Pompeo Meta, Capogruppo PD della Commissione Trasporti della Camera; Angelo Maria Cicolani, Capogruppo PDL della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato; Francesco Pionati, membro della Commissione Trasporti della Camera.

«Realizziamo il primo Centro di Guida Sicura del Mezzogiorno», ha dichiarato il Segretario Generale dell’ACI, Ascanio Rozera, «in una provincia che fa registrare la più alta mortalità in Campania. Il nuovo impianto di Sessa Aurunca è strategico per la sicurezza stradale non solo di questa regione, ma di tutto il Meridione. Le statistiche sugli incidenti evidenziano infatti che i sinistri nel Mezzogiorno sono più pericolosi rispetto al resto del Paese: ogni 1.000 sinistri, al Sud si contano quasi 30 morti contro i 21 del Nord e i 18 del Centro. Ecco perché serve un centro di formazione permanente per la sicurezza stradale che svolga, grazie anche alla nascita di attività socio-economiche collegate, un’importante funzione di volano per lo sviluppo del territorio».

Nel Mezzogiorno si contano ogni anno più di 46.000 incidenti stradali che provocano oltre 1.300 morti e 72.000 feriti. La distrazione e la sopravvalutazione delle proprie capacità alla guida sono tra le prime cause di incidente. Il 96 per cento dei sinistri è imputabile al fattore umano. Per vincere la sfida della sicurezza stradale, l’azione più forte deve essere quindi rivolta alla formazione continua dei conducenti, soprattutto di quelli più giovani. Troppi ragazzi conseguono oggi la patente con una preparazione carente nella tecnica di guida, retaggio di un passato in cui il Paese si motorizzava e le persone dovevano imparare a condurre i veicoli.

Nel perseguire l’obiettivo di una mobilità sicura e sostenibile, l’ACI chiede da tempo l’obbligo di frequentare un corso di guida sicura entro tre anni dal conseguimento della patente, con benefici diretti sulla sicurezza. L’Austria – che ha già introdotto tale obbligo – ha ridotto del 33 per cento l’incidentalità stradale dei giovani.

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