Impianto sottocutaneo contro l’HIV

Questo impianto potrebbe prevenire un’infezione da HIV per un anno.

di Antonio Regalado

Secondo la descrizione del New York Times, si tratta di un tubo di plastica delle dimensioni di un fiammifero da porre sotto la pelle del braccio. Il dispositivo rilascerebbe lentamente un farmaco anti-HIV la cui assunzione giornaliera può prevenire l’infezione. Tale “profilassi pre-esposizione”, o PrEP, è pensata per individui ad alto rischio di contrarre il virus, spiegano i Centers for Disease Control and Prevention.

L’impianto è stato ideato allo scopo di facilitare la PrEP. Rilasciando il farmaco antivirale lentamente nel corso di mesi, si sostituisce alla necessità di assumere pillole regolarmente. Si basa sull’idea di un impianto simile adottato per il controllo delle nascite.

Il dispositivo sta venendo sviluppato dalla Merck, che ha condotto un test preliminare di tre mesi su 12 uomini. Il farmaco al suo interno è sperimentale, ad azione prolungata anti-HIV e chiamato Islatravir. La società ha presentato il prototipo ad una conferenza scientifica sull’HIV tenutasi a Città del Messico.

Secondo uno studio pubblicato lo scorso aprile e condotto su 4.375 uomini gay e bisessuali in Australia, un possibile rischio associato all’utilizzo di farmaci PrEP ed alla conseguente riduzione del timore di contrarre un’infezione da HIV, è quello di vedere aumentare il numero di casi di altre malattie a trasmissione sessuale, come clamidia e gonorrea.

Immagine: Credito immagine: Merck

(lo)

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