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ManpowerGroup. Foto Gori

La centralità del dialogo interdisciplinare e di una visione d’insieme al centro di The Exchange, l’Annual Conference di ManpowerGroup dedicata al futuro del lavoro. Il Manifesto dei lavori, tra innovazione, sostenibilità e prospettive.

Il futuro del lavoro non sarà definito esclusivamente dalla tecnologia ma anche, e soprattutto, dalle scelte che faremo come società. In questo contesto il confronto, il dialogo interdisciplinare e un approccio olistico diventano determinanti. Non solo per avere un quadro chiaro del mondo di oggi ma, soprattutto, per poter vedere con completezza quello di domani, che possiamo contribuire a modellare e realizzare.

Voglio riportare qui alcuni punti che sono emersi durante “The Exchange – Leader in Campo per un Futuro Migliore”, l’Annual Conference di ManpowerGroup che ha messo quest’anno al centro l’intelligenza artificiale nel processo di costruzione del futuro mondo del lavoro.

L’appuntamento, che si è tenuto ai Superstudio di Milano, ha visto la partecipazione di esperti di rilievo mondiale che si sono confrontati su temi tanto delicati quanto importanti, soprattutto in considerazione della velocità con cui oggi le nuove tecnologie e i processi di innovazione contribuiscono in maniera determinante a modificare prospettive e assetti a livello globale.

Come Editor-in-chief di una rivista – MIT Technology Review Italia – che non si pone soltanto l’obiettivo di raccontare l’innovazione ma di carpirne gli impatti sulla società, è stato un privilegio, oltre che un piacere, parteciparvi attivamente. In particolare, in questa sede, trovo utile riportare tre dei tanti e interessanti interventi che hanno caratterizzato la giornata: quelli di Luciano Floridi, Stefano Boeri e Tomas Chamorro-Premuzic. Ciascuno di loro ha offerto prospettive molto stimolanti su come la tecnologia, e in particolare l’intelligenza artificiale, stia rimodellando il panorama lavorativo e sociale.

La Filosofia dell’Intelligenza Artificiale

Luciano Floridi (Professore e Direttore del Digital Ethics Center all’Università di Yale, Professore di Sociologia della Cultura e della Comunicazione all’Università di Bologna), noto per il suo lavoro sulla filosofia dell’informazione e l’etica dell’IA, ha aperto l’evento con una riflessione incisiva sull’essenza dell’intelligenza artificiale, mettendo in chiaro che, nonostante il termine, l’intelligenza artificiale non è ancora veramente “intelligente” nel senso umano del termine. Le macchine possono elaborare dati e svolgere compiti complessi, ma mancano di coscienza e comprensione autentica.

Luciano Floridi sul palco di “The Exchange”. ManpowerGroup. Foto: Giorgio Gori.

Floridi ha illustrato come l’IA rappresenti un cambiamento epistemologico, una rivoluzione nella nostra comprensione del sapere e del potere. L’IA, secondo Floridi, è in grado di raccogliere e analizzare dati su una scala senza precedenti, offrendo vantaggi economici e produttivi significativi, ma al contempo sollevando complesse questioni etiche. La necessità di un quadro etico solido per guidare l’implementazione dell’IA è fondamentale, garantendo che questa tecnologia sia utilizzata per il bene comune e non solo per il profitto.

Floridi ha approfondito il concetto di “quarta rivoluzione”, paragonando l’IA alle rivoluzioni copernicana, darwiniana e freudiana. In questa nuova era, le macchine intelligenti non solo eseguono compiti complessi, ma apprendono e migliorano continuamente. Questo solleva interrogativi su cosa significhi essere umani in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia e su come possiamo garantire che l’IA sia uno strumento per migliorare la società piuttosto che un fine in sé.

Sostenibilità economica e sociale

Stefano Boeri, architetto, urbanista e Professore Ordinario al Politecnico di Milano, ha affrontato l’argomento concentrandosi invece su temi di sostenibilità economica e sociale. Boeri ha sottolineato come la sostenibilità debba essere al centro delle strategie di sviluppo futuro. Ha parlato dell’importanza di integrare pratiche sostenibili nei modelli economici, evidenziando che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma anche economica e sociale.

Stefano Boeri. ManpowerGroup. Foto: Giorgio Gori.

Boeri ha discusso delle sfide demografiche che l’Italia e altri paesi sviluppati stanno affrontando, come l’invecchiamento della popolazione e la carenza di manodopera giovane. Ha sottolineato l’importanza di politiche attive che promuovano l’inclusione e l’integrazione delle nuove generazioni nel mercato del lavoro. Boeri ha citato studi recenti, inclusi quelli condotti in collaborazione con ManpowerGroup, che evidenziano la crescente domanda di professioni altamente qualificate, in particolare nei settori tecnologici e dei servizi alla persona. 

Un punto chiave del suo intervento è stato l’impatto della sostenibilità sul mercato del lavoro. Boeri ha osservato come la transizione verso un’economia più sostenibile richiederà nuove competenze e creerà nuove opportunità di lavoro. Tuttavia, ha avvertito che la transizione non sarà priva di sfide, in particolare per quanto riguarda la riqualificazione della forza lavoro e la necessità di programmi di formazione continua.

La Psicologia del Lavoro

Tomas Chamorro-Premuzic. ManpowerGroup. Foto: Giorgio Gori.

Tomas Chamorro-Premuzic, esperto di psicologia del lavoro e intelligenza artificiale, ha offerto un’altra prospettiva interessante, centrata sull’impatto dell’IA sulla psicologia del lavoro e sulla gestione del talento. Chamorro-Premuzic ha sottolineato come l’IA possa essere utilizzata per migliorare il processo di selezione del personale, riducendo i pregiudizi e aumentando l’efficacia delle decisioni di assunzione.

Ha spiegato come le tecnologie di IA possano analizzare grandi quantità di dati per identificare i candidati con le competenze e le caratteristiche personali più adatte per specifici ruoli. Tuttavia, ha anche avvertito che l’adozione dell’IA deve essere accompagnata da un attento monitoraggio per evitare nuove forme di discriminazione e per garantire che le decisioni prese dalle macchine siano giuste ed etiche.

Chamorro-Premuzic ha enfatizzato l’importanza di combinare l’intelligenza artificiale con l’intelligenza umana, creando sinergie che migliorino sia la produttività sia il benessere dei lavoratori. Ha citato esempi di aziende che utilizzano l’IA per offrire percorsi di sviluppo professionale personalizzati, aiutando i dipendenti a crescere e a svilupparsi in modo continuo.

Dalle parole ai fatti: il Manifesto sull’Intelligenza Artificiale

Durante il convegno, in una sala separata, ho avuto l’onore di gestire un workshop che ha visto la partecipazione di esperti di AI come Paola Pisano e Leandro Pecchia, oltre ai responsabili HR di aziende leader nel loro settore. Insieme, abbiamo lavorato alla stesura di un manifesto che riflettesse le idee e le ambizioni dell’evento.

Il manifesto, in cinque azioni (disponibile a questo link), sottolinea l’importanza di un approccio etico e responsabile nell’implementazione dell’IA, mettendo al centro il valore umano e la necessità di garantire che i benefici della tecnologia siano equamente distribuiti. Tra i punti chiave del manifesto, emergono la trasparenza nell’uso dei dati, la necessità di politiche inclusive che promuovano la diversità e l’importanza di programmi di formazione continua per adattare le competenze della forza lavoro alle nuove esigenze del mercato.

Prospettive Comuni

Nonostante Floridi, Boeri e Chamorro-Premuzic abbiano parlato in panel separati, i loro interventi hanno evidenziato temi comuni. Tutti hanno sottolineato la necessità di un approccio etico e sostenibile nello sviluppo e nell’implementazione delle nuove tecnologie. Floridi ha parlato dell’importanza di guidare l’IA con una bussola morale; Boeri ha evidenziato l’importanza di integrare la sostenibilità in tutte le dimensioni dello sviluppo economico; Chamorro-Premuzic ha sottolineato la necessità di combinare l’intelligenza artificiale con l’intelligenza umana per ottenere i migliori risultati.

Floridi ha posto l’accento sulla necessità di trasparenza e responsabilità nell’uso dei dati, osservando che la fiducia nel digitale è fondamentale per il successo a lungo termine dell’IA. Boeri ha ampliato questo punto, affermando che le politiche pubbliche devono proteggere i diritti dei lavoratori e garantire che i benefici economici dell’IA e della sostenibilità siano equamente distribuiti. Chamorro-Premuzic, infine, ha enfatizzato l’importanza di un’implementazione dell’IA che valorizzi il capitale umano e promuova un ambiente di lavoro più inclusivo e produttivo.

Prospettive Future

L’evento è stato un ottimo spunto per offrire uno sguardo approfondito su come l’intelligenza artificiale e la sostenibilità stiano trasformando il lavoro e la società. Gli interventi di Floridi, Boeri e Chamorro-Premuzic hanno messo in luce non solo le potenzialità ma anche le responsabilità che accompagnano l’adozione di queste tecnologie.

È chiaro che l’IA rappresenta una delle più grandi sfide e opportunità del nostro tempo. Come ha concluso Floridi, “Dobbiamo navigare con saggezza nell’oceano dei dati, assicurandoci che la nostra bussola morale ci guidi verso un futuro più equo e sostenibile”. Boeri ha aggiunto: “La sostenibilità può essere un motore di crescita e inclusione, ma solo se sapremo governarla con lungimiranza e giustizia”. Chamorro-Premuzic ha chiosato: “L’IA deve essere vista come un alleato che amplifica le nostre capacità umane, non come un sostituto”.

Questa esperienza ha ribadito la centralità del dialogo interdisciplinare e la necessità di una visione olistica per affrontare le sfide del futuro. Con contributi di pensatori come Floridi, Boeri e Chamorro-Premuzic, siamo meglio equipaggiati per navigare le complessità del mondo tecnologico emergente, guidati dalla saggezza e dalla responsabilità collettiva.

Come responsabile di MIT Technology Review Italia, continuerò a seguire da vicino questi sviluppi, consapevole che la nostra missione è quella di illuminare le strade che conducono a un domani migliore, informando e ispirando i nostri lettori attraverso il potere della conoscenza.

Copertina: Palco dell’evento “The Exchange”. Foto: Giorgio Gori.