Il DOE degli Stati Uniti finanzia due programmi per il nucleare avanzato

Due società riceveranno $80 milioni dal governo federale per realizzare reattori a sali fusi e reattori modulari pebble bed entro i prossimi dieci anni.

di Richard Martin

A riconferma della determinazione degli Stati Uniti a spingere la tecnologia del nucleare oltre i reattori convenzionali, il Dipartimento dell’Energia sta investendo $80 milioni in due programmi per l’energia nucleare avanzata. Nell’arco dei prossimi cinque anni, la X-Energy, una piccola startup del Maryland che sta sviluppando una nuova versione di reattore pebble bed, e la Southern Company, la società di Atlanta che sta lavorando assieme alla Terrapower su un reattore a sali fusi, riceveranno $40 milioni a testa.

Il finanziamento è uno dei primi risultati del programma lanciato dal DOE lo scorso novembre per supportare lo sviluppo di reattori avanzati ed allestire un percorso verso la loro registrazione presso la Nuclear Regulatory Commission (vedi “White House Strikes a Blow for Advanced Nuclear Reactors”). Diversi progetti per reattori nucleari avanzati sono in via di sviluppo. Fra questi ci sono sistemi che utilizzano sali fusi sia come materiale refrigerante che come fonte combustibile, reattori alimentati con torio al posto dell’uranio, e nuovi design come quello dei reattori pebble bed.

Si tratta di uno sviluppo promettente per l’industria dei reattori nucleari avanzati, che ha faticato a raccogliere fondi e l’approvazione degli enti. Gran parte dei fondi raccolti finora è andata a due aziende, la Tri Alpha Agency, che sta lavorando a reattori a fusione, e la TerraPower.

La X-Energy è stata fondata nel 2009 da Kam Ghaffarian, che in precedenza ha fondato la Stinger Ghaffarian Technologies, un importante fornitore della NASA. Dalla sua sede a Greenbelt, nel Maryland, la società sta lavorando a un reattore ad alta temperatura che viene raffreddato a gas, piuttosto che ad acqua, ed utilizza piccole pastiglie combustibili all’interno di un cilindro in grafite invece delle comuni barre combustibili. Il design, spiega Pete Passano, vice presidente per la produzione di combustibile della società, rende il reattore immune alle fusioni. Racchiuse all’interno di un involucro carboceramico, le singole pastiglie combustibili, ciascuna grande quanto un seme di papavero, mantiene la propria integrità a una temperatura di circa 1.800 °C, ben superiore alla temperatura che può essere raggiunta all’interno di un nucleo in caso di incidente. Questo è quanto risulta dai test condotti all’interno dei laboratori nazionali di Oak Ridge e Idaho.

Passano dice che la società utilizzerà questi nuovi fondi per dimostrare la sicurezza del reattore, sviluppare simulazioni e materiali di supporto per procedere con la validazione presso la NRC, e cercare ulteriori fondi nel settore privato. Ne avrà certamente bisogno – la società spera di riuscire a completare ed avviare un reattore prima del 2030.

La Southern Company, il secondo recipiente dei fondi del DOE ed uno dei più grandi operatori americani del settore energetico, genera intorno alle metà della propria energia con gas naturale e gestisce anche dozzine di centrali a carbone in tutto il sudest degli Stati Uniti. Presso la Vogtle Generating Station in Georgia, sta già costruendo i suoi primi reattori nucleari. Prima della loro registrazione, però, passeranno più di dieci anni. La società sta lavorando con la TerraPower e l’Oak Ridge National Laboratory per sviluppare reattori che usano cloruro fuso sia come materiale refrigerante che come combustibile invece delle barre combustibili solide (vedi “TerraPower Quietly Explores New Nuclear Reactor Strategy”).

La Southern intende realizzare un prototipo di reattore a cloruro fuso nel giro dei prossimi 10 anni. Abbinato al recente annuncio di un finanziamento privato verso la Terrestrial Energy e la Transatomic Power, il supporto del DEO potrebbe contribuire ad avviare un settore promettente per il rinascimento dell’energia nucleare (vedi “Terrestrial Energy raccoglie 7 milioni di dollari”).

(MO)

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