Il contacellule spaziale

Una tecnica innovativa, scoperta dalla Sapienza Università di Roma, nell’ambito di un progetto ASI, permette di misurare le cellule in tempo reale.

di Giordano Ventura

Nel Settecento, Robert Hooke, usando un microscopio di sua invenzione, notò che i tessuti erano formati da piccole cavità separate da pareti, come delle piccole stanze e perciò le chiamò “celle”.

Quelle piccole stanze nei secoli successivi sono state attentamente e meticolosamente osservate dagli studiosi, ma tanto ancora c’è da scoprire.

Il monitoraggio della crescita cellulare rappresenta oggi uno studio di grande interesse, specialmente quando la cellula è esposta a farmaci o altre particolari sostanze.

Un gruppo di ricercatori della Sapienza Università di Roma, coordinato dal prof. Fabrizio Frezza, del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, elettronica e telecomunicazioni, ha dimostrato che è possibile misurare in vivo e in tempo reale il numero di cellule direttamente nel terreno di coltura attraverso un sensore elettromagnetico esterno.

Esponendo la coltura cellulare a campi elettromagnetici a radiofrequenza di bassa intensità, si possono eseguire monitoraggi continui senza prelievi di materiale o marker biologici, ma solo introducendo dei sensori per la misura durante tutta la fase sperimentale.

«Questa innovativa tecnica è estremamente importante in ambito spaziale, dove gli attuali sistemi disponibili per la sperimentazione su cellule prevedono esclusivamente operazioni automatizzate», sottolinea il prof. Frezza, aggiungendo che, «benché ideata per applicazioni spaziali, può trovare interessanti impieghi anche in laboratori terrestri».

La ricerca è stata possibile nell’ambito del grant dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per il progetto “Tecniche di valutazione tridimensionale (3D) della crescita e morfologia cellulare in condizioni di microgravità tramite diffrazione elettromagnetica”, coordinato dal prof. Frezza, con la collaborazione dei ricercatori Marco Muzi, Fabio Mangini, Nicola Tedeschi e Alessandro Palombo.

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