Il cambiamento climatico potrebbe portare a decine di migliaia di suicidi in Nord America

Scienziati di Stanford e Berkeley hanno scoperto che i suicidi, oltre agli stati di depressione analizzati su Twitter, aumentano con l’aumentare delle temperature.

di James Temple

Entro la metà del secolo il cambiamento climatico potrebbe portare a diverse decine di migliaia di suicidi in più negli Stati Uniti e in Messico.

Questi effetti vengono descritti all’interno di un nuovo paper pubblicato su Nature Climate Change da un gruppo di ricercatori di Stanford, University of California, Berkeley ed altre istituzioni che cercavano di appurare il ruolo delle temperature elevate sul crescente fenomeno dei suicidi nei mesi più caldi dell’anno.

Analizzando decenni di dati storici raccolti da migliaia di città o paesi e cercando di controllare altri fattori, i ricercatori sono giunti alla conclusione che un incremento di 1° C rispetto alla temperatura media mensile porterebbe a un aumento del tasso di suicidi pari allo 0.7 % negli Stati Uniti e al 2.1 % in Messico.

Nello scenario “convenzionale” delle Nazioni Unite sul tema del clima, le temperature superficiali del pianeta potrebbero salire di 2.5° C entro il 2050 negli Stati Uniti e 2.1° C in Messico; in questo arco di tempo, l’aumento delle temperature porterebbe rispettivamente a 9.000 e 40.000 suicidi in più nei due paesi.

Il meccanismo scatenante non è chiaro, ma il paper sostiene che una delle ipotesi più probabili interessi gli effetti delle temperature elevate sul benessere mentale, “forse per via degli effetti collaterali della termoregolazione”. In altre parole, il flusso sanguigno verso il cervello potrebbe cambiare in risposta al tentativo del corpo di contenere la temperatura entro certi valori.

Nel tentativo si stimare gli influssi delle temperature elevate sulla salute mentale, i ricercatori hanno analizzato i dati raccolti da oltre 600 milioni di post geolocalizzati su Twitter, e scoperto che a ciascun incremento di 1° C sulle temperature medie mensili corrispondeva un aumento dell’1.35 % nella probabilità di ricorrere a un linguaggio “depressivo” nei tweet – con parole quali “solo”, “intrappolato”, o “suicida”.

Il paper entra a far parte di un crescente accorpamento di scoperte che associano al cambiamento climatico un’ampia serie di effetti sulla salute e il benessere degli uomini. Una ricerca condotta in precedenza da due degli autori, Marshall Burke di Stanford e Solomon Hsiang della Berkeley, concludeva che l’innalzamento delle temperature provocherà un aumento significativo della violenza in tutto il mondo (vedi “Hot and violent”).

“Stiamo osservando che, oltre a diventare più aggressivi, alcuni individui tendono a ferire sé stessi”, dice Hsiang. “Pare che il calore influisca profondamente sulla mente umana e sulla nostra decisione di infliggere dolore”.

(MO)

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