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Strider, una startup dell’intelligence americana, avverte che la Cina sta sfruttando i finanziamenti dei governi occidentali per la formazione di scienziati quantistici a fini militari; le prove sono scarse, ma le tensioni sono in aumento.

di Patrick Howell O’Neill

La tecnologia quantistica ha il potenziale per alterare il volto della guerra cibernetica e cinetica con comunicazioni ultra-sicure, radar in grado di individuare velivoli “invisibili” e nuovi sistemi di navigazione. La Cina, gli Stati Uniti e altri paesi stanno riversando miliardi in questo settore di ricerca. In Occidente, ci sono serie preoccupazioni per i progressi della Cina.

Ora un recente rapporto di Strider, un’azienda che si occupa di sicurezza, afferma che la Cina sta ottenendo la leadership tecnologica “sfruttando finanziamenti della ricerca del governo occidentale per formare scienziati quantistici cinesi nelle università occidentali”. Al centro di questa strategia, secondo il rapporto, c’è Jian-Wei Pan, un uomo noto a Pechino come il “padre del quantum” del paese.

Il rapporto descrive in dettaglio la stretta collaborazione tra l’Università della Scienza e della Tecnologia della Cina (USTC), dove lavora Pan, e l’Università di Heidelberg in Germania, nonché diversi altri istituti di ricerca occidentali. Indica anche diverse relazioni tra USTC e appaltatori della difesa finanziati dal governo cinese che hanno recentemente investito nella tecnologia quantistica e ottenuto considerevoli progressi.

La conclusione di Strider – che la Cina sta effettivamente utilizzando finanziamenti e cooperazione europei e americani per sviluppare applicazioni militari per la tecnologia quantistica – rispecchia in qualche modo un documento di novembre del senato americano.

Ma gli scienziati, tra cui Pan e Matthias Weidemüller, decano del dipartimento di fisica dell’Università di Heidelberg, contestano le accuse e mettono in guardia dal chiudere le relazioni scientifiche internazionali che hanno caratterizzato le loro carriere. In una serie di e-mail a “MIT Technology Review” americana, Pan ha negato di lavorare direttamente per l’esercito cinese o gli appaltatori della difesa della nazione sulla tecnologia militare legata al quantum.

Il rapporto di Strider ammette di non avere prove dirette di una connessione tra ricercatori scientifici e applicazioni militari, ma mette in evidenza la crescente ansia a Washington per la crescente abilità tecnologica e militare della Cina.

I “piani di talento” della Cina preoccupano l’Occidente

Pan è a capo di un team internazionale presso l’USTC che ha fatto passi da gigante nella tecnologia quantistica. Il risultato più apprezzato è Micius, un satellite in grado di trasmettere comunicazioni sicure, per il quale Pan, responsabile scientifico del prodotto, ha ricevuto gli elogi del presidente cinese Xi Jinping.

Il rapporto di Strider analizza i “Piani di talento” della Cina, progetti finanziati dal governo che utilizzano bonus di accesso, salari interessanti, finanziamenti per la ricerca e risorse di laboratorio per attirare scienziati cinesi e internazionali. Il piano dei mille talenti ha portato migliaia di scienziati in Cina, incluso lo stesso Pan, che ha trascorso diversi anni a studiare e lavorare in Europa prima di tornare a casa.

“Il livello di targeting e coordinamento nella collaborazione accademica è discutibile nella migliore delle ipotesi e alquanto problematico considerando i legami dell’USTC con la ricerca militare, che sono molto evidenti e apparentemente in aumento”, afferma Elsa Kania, membro aggiunto del Center for a New American Security che ha seguito accuratamente le politiche nel settore della Cina.

Strider è una nuova startup finanziata principalmente da DataTribe, una società di capitali di rischio dell’area di Washington famosa per aver creato una serie di aziende di successo basate sulla tecnologia all’interno delle agenzie di intelligence statunitensi. I fondatori sono due fratelli gemelli, Greg ed Eric Levesque, e Mike Brown, ex CTO della società di analisi di marketing Comscore. I gemelli Levesque hanno un background nell’analisi e nella finanza dell’intelligence del governo americano.

“L’apertura accademica e la collaborazione devono essere protette”, afferma Greg Levesque. A suo parere, “le università hanno un ruolo importante da svolgere nel salvaguardare le loro istituzioni dai governi stranieri intenzionati a sfruttare i loro ricercatori, scoperte e strutture per far avanzare i loro interessi strategici nazionali, specialmente quando questo lavoro potrebbe migliorare le capacità militari di un avversario”.

Il rapporto di Strider mostra che Pan ha firmato un accordo di cooperazione nell’aprile 2018 tra USTC e l’appaltatore militare China Electronics Technology Group Corporation (CETC), una società di proprietà del governo cinese e nota in Occidente per la sua app di controllo poliziesco in uso nello Xinjiang. 

Pan afferma che l’accordo ha comportato la collaborazione con il gruppo di ingegneria elettrica dell’USTC, non con il gruppo che si occupa di quantistica. Il rapporto di Strider rileva, tuttavia, che sette mesi dopo la firma dell’accordo di cooperazione con USTC, CETC ha sviluppato un prototipo di radar quantistico per rilevare velivoli invisibili.

L’azienda afferma che la tecnologia utilizza l’entanglement quantistico per identificare oggetti che altrimenti sarebbero “invisibili” ai radar convenzionali. Se vero – un grande se – potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui viene combattuta una grande guerra.

Un altro esempio offerto dal rapporto di Strider è il satellite Micius, che ha lo scopo di garantire la sicurezza dei dati trasmessi anche contro gli intercettatori più avanzati del mondo. Quando quel progetto raggiunse l’apice, Pan aiutò a stringere un accordo con un appaltatore militare di proprietà del governo cinese, la China Industry Shipbuilding Corporation (CISC), per creare laboratori di “assistenza, comunicazione e rilevazione quantistiche”.

Pan ha detto a “MIT Technology Review” americana che la ricerca portata avanti in questo accordo è per uso civile. Ancora una volta, tuttavia, ci sono indizi rilevanti del contrario. Pochi mesi dopo la firma dell’accordo USTC-CISC, un dirigente della CSIC, Fan Guoping, ha dichiarato ai media statali cinesi che la società appaltatrice per la difesa stava collaborando con il team di Pan “per applicare la tecnologia dell’informazione quantistica allo sviluppo della difesa navale”. 

“Tutto ciò viene fatto in nome della ‘cooperazione scientifica internazionale’, mentre gli stessi scienziati cinesi formati in occidente collaborano contemporaneamente con le aziende cinesi che si occupano di difesa per sviluppare applicazioni militari delle tecnologie quantistiche”, afferma il rapporto di Strider.

Eppure, nonostante parole forti sullo “sfruttamento” degli istituti di ricerca occidentali, il rapporto si limita a ipotizzare presunti spionaggi, come la scorsa settimana ha fatto l’FBI in un’audizione al senato nei casi di altri scienziati a proposito dei piani dei talenti cinesi.

In effetti, nell’ultima pagina del rapporto, c’è una nota a piè di pagina che sembra prendere le distanze delle affermazioni chiave contenute nel rapporto: “In questo momento, Strider non ha alcuna informazione che indichi che questi scienziati o organizzazioni hanno contribuito consapevolmente o direttamente allo sviluppo di applicazioni militari di tecnologie quantistiche per le imprese di difesa della RPC o l’Esercito popolare di liberazione”.

Cosa dicono gli scienziati occidentali della collaborazione con la Cina

Scienziati di diversi paesi che hanno aderito ai piani di sviluppo di talenti cinesi hanno riferito a “MIT Technology Review” americana del crescente sospetto, in particolare negli Stati Uniti, per queste collaborazioni internazionali, ma hanno ribadito la fiducia in una scienza aperta e trasparente a beneficio sia del mondo occidentale sia della Cina, e negano con forza di essere “compromessi” o di partecipare consapevolmente a qualsiasi strategia militare cinese dominante.

“Nella scienza di base, posso andare nel laboratorio del mio più forte concorrente e condividere ciò che sto facendo e avere vantaggi da questo scambio di idee”, afferma Weidemüller, che nell’ambito del Piano dei Mille Talenti lavora con Pan (lui stesso ex ricercatore a Heidelberg) sulla scienza quantistica all’USTC.

“La Cina mette noi occidentali a disagio perché nel corso degli anni sono diventati un serio concorrente”, afferma Weidemüller. “Come scienziati, tuttavia, amiamo la concorrenza se non è ostile, perché porta ad un progresso della conoscenza umana”.

“Tutto il mio lavoro viene pubblicato su riviste scientifiche”, afferma Barry Sanders, un fisico teorico dell’Università di Calgary, che partecipa a un programma di talenti cinese e lavora anche con il gruppo quantistico dell’USTC. “Se qualcuno pensa che sto compromettendo la sicurezza nazionale, il mio governo può venire da me e chiedermi di smettere. Mi fermerò. L’ho detto in più occasioni”.

L’entusiasmo della Cina nell’esaltare la sua abilità in campo quantistico potrebbe anche aumentare l’ansia dell’Occidente. I successi del radar quantistico citata nel rapporto di Strider ha suscitato molta attenzione e elogi, soprattutto da parte dei media cinesi. Gli scienziati quantistici, tuttavia, sono più scettici.

“Il livello di preoccupazione per il radar quantistico è una totale assurdità”, afferma Michael Biercuk, professore di fisica quantistica e tecnologia quantistica all’Università di Sydney. “Il radar quantistico è poco più di una proposta teorica con alcune dimostrazioni dei laboratori di base. Non ci sono prove sostanziali che possa localizzare gli aeroplani invisibili”. 

Biercuk, che è anche CEO e fondatore dell’azienda di tecnologia quantistica Q-CTRL, è allo stesso modo scettico dei risultati di Micius nella distribuzione di chiavi quantistiche (QKD), la tecnologia di comunicazione sicura per la quale il team di Pan ha svolto un lavoro pionieristico: “”I vantaggi effettivi della QKD sono esagerati dagli analisti che non comprendono le basi tecniche del settore e dalla propaganda che vuole vendere una presunta storia di superiorità tecnologica”.

Sanders, Weidemüller e altri scienziati nominati nel rapporto di Strider, che hanno rifiutato di essere citato nel verbale, hanno contestato le sue conclusioni. Weidemüller ha criticato la mancanza di conoscenza del rapporto sul funzionamento del lavoro scientifico e della cooperazione scientifica internazionale.

Strider ha confermato che gli scienziati quantistici non hanno collaborato alla stesura del rapporto, che è stato scritto da esperti dal mondo dell’intelligence e della sicurezza nazionale, due settori in tensione con quello della collaborazione internazionale che è fondamentale per il funzionamento della scienza.

Scienza e sicurezza possono coesistere?

Queste tensioni tra l’universo dello spionaggio e quello scientifico sono ben evidenti a Washington. L’amministrazione Trump ha ripetutamente espresso preoccupazione per la collaborazione scientifica con la Cina, causando allarme tra gli scienziati cinesi negli Stati Uniti.

Gli esperti di intelligence e di scienza americani sono andati al Congresso a novembre per testimoniare dei pericoli posti dai piani di talento cinesi. Un documento del mese scorso del comitato per la sicurezza nazionale del Senato ha messo in guardia dalle minacce alla supremazia scientifica e tecnologica americana. La comunità dell’intelligence americana considera le capacità tecnologiche avanzate dalla Cina una minaccia strategica

“Il governo cinese sa che la forza economica e l’innovazione scientifica sono le chiavi dell’influenza globale e del potere militare”, ha dichiarato John Brown, vicedirettore dell’FBI per il controspionaggio, alla recente udienza del Senato. 

“Pechino mira ad acquisire la nostra tecnologia – spesso nelle prime fasi di sviluppo – così come la nostra esperienza, per erodere il nostro vantaggio competitivo e soppiantare gli Stati Uniti come una superpotenza globale”.

Di fronte alle affermazioni del rapporto di Strider secondo cui il suo programma fa parte di una strategia nazionale cinese per sfruttare le risorse europee e occidentali a beneficio delle forze armate cinesi, Pan ha raddoppiato il suo lavoro in settori fondamentali della scienza quantistica, come la sovrapposizione, l’entanglement, la non-località e la gravità. 

“È un dato di fatto, l’intero campo della informazione quantistica è nato da domande sulle questioni fondamentali della meccanica quantistica”, ha detto Pan in una e-mail. “Penso che Einstein non avrebbe previsto che la sua ricerca avrebbe ispirato Peter Shor a scoprire l’algoritmo di Shor per il factoring di grandi numeri, che sembra avere un uso militare diretto (l’unica applicazione realmente militare, a mio avviso). E la recente vittoria di Google nella supremazia quantistica indica chiaramente che gli Stati Uniti stanno guidando il campo dell’informatica quantistica, che un giorno potrebbe portare all’uso militare”.

Quando ha parlato delle tensioni tra sicurezza nazionale e apertura del mondo accademico; Weidemüller ha evocato lo spettro del muro di Berlino. “Per quanto riguarda la Cina, qual è l’alternativa?”, si è chiesto lo scienziato tedesco dell’Università di Heidelberg “Dovremmo chiudere? Alzare nuovi muri? 

Anche durante la guerra fredda, gli scienziati sono riusciti a incontrarsi. Dopo la caduta del muro, gli istituti scientifici sono stati i primi a stringere nuovi contatti. Se chiudiamo i rapporti, si corre il rischio di tornare indietro e che le aziende utilizzino tali conoscenze per supportare il governo della RPC o l’industria della difesa. Non dobbiamo dimenticare che con la loro presenza in occidente impariamo cosa pensano e cosa fanno. Qual è l’alternativa?

(rp)