I migliori libri di economia dell’anno

Il 2019 ha delineato due tendenze di fondo: la contrapposizione al dominio dei robot e l’idea che il capitalismo sia giunto al suo stadio finale.

di David Rotman

Sono colpito dal livello dei testi che trattano tematiche economiche quest’anno. Tra tutti, ho scelto quelli che includono analisi stimolanti della disuguaglianza, dei cambiamenti climatici e del paludoso stato di innovazione negli Stati Uniti, e alcune spiegazioni su cosa è andato storto e su come si potrebbe migliorare la situazione.

Ma a qualcuno importa? Non solo i politici e il pubblico di oggi sono generalmente ignari di queste intuizioni, ma stanno prendendo una strada diametralmente opposta facendo più o meno il contrario di ciò che il buon senso economico impone. Gli esempi sono fin troppo ovvi: Brexit, guerre commerciali, panico e furia per l’immigrazione, politiche fiscali che aggravano la disuguaglianza.

Il panico ha preso il sopravvento a destra e a sinistra. Il capitalismo sta collassando e il tempo del cambiamento è strettissimo. I robot stanno per entrare in scena in massa e un reddito di base garantito è l’unico modo per impedire a milioni di persone di morire di fame.

I libri che vi propongo sono le narrazioni politiche prevalenti. Sono le voci più ascoltate.

Ignoriamo il pensiero e l’analisi degli economisti più autorevoli del mondo a nostro rischio. Nella mia lista di libri ci sono posizioni diverse e grande spazio per il dibattito, ma tutti condividono una dedizione al ragionamento rigoroso basato sui dati e gli autori inquadrano la discussione in un modo che offre opzioni reali basate sull’evidenza.

Good Economics for Hard Times   di Abhijit V. Banerjee e Esther Duflo

Se state cercando una introduzione al pensiero economico più avanzato e ai problemi più complessi della società di oggi, iniziate da qui. Due dei vincitori del Premio Nobel per l’economia di quest’anno spiegano pazientemente di fronte a quali difficoltà ci troviamo e cosa dicono le ultime ricerche.

The Economists’ hour: false prophets, free markets, and the fracture of society   di Binyamin Appelbaum

Gli economisti sono responsabili di molti dei mali di oggi? In realtà, forse sì. Un avvincente resoconto dell’ascesa politica degli economisti negli ultimi 50 anni, che approfondisce i rapporti tra economia e politica.

Jump-starting america: How breakthrough science can review economic growth and the american dream   di Jonathan Gruber e Simon Johnson

La mancanza di innovazione e i progressi tecnologici hanno portato alla lenta crescita dell’economia americana negli ultimi decenni? Due economisti del MIT presentano un’argomentazione convincente secondo cui un incremento della ricerca scientifica è essenziale per creare posti di lavoro stabili e riportare il paese in un percorso di prosperità.

The triumph of injustice: how the rich dodge taxes and how to make them pay   di Gabriel Zucman e Emmanuel Saez

Ha senso una tassa sul patrimonio dei miliardari di oggi? Sì, dice la coppia di professori di Berkeley. Ma questo non è la classica sbruffonata degli economisti francesi; è un argomento ponderato per una politica fiscale che sta ispirando gran parte del movimento progressista negli Stati Uniti durante questa stagione elettorale.

Unbound: how inequality constricts our economy and what we can do about it   di Heather Boushey

Si ritiene che i crescenti livelli di disuguaglianza siano solo un risultato inevitabile della nostra economia guidata dal mercato? Sarebbe bene leggere la spiegazione ben argomentata e ben documentata di Boushey sul perché ci si sta sbagliando.

Innovation + Equality: how to create a future that is more Star Trek than Terminator   di Joshua Gans e Andrew Leigh

Questo libro va letto insieme a Unbound  di Boushey. Anche se molto diverso, il messaggio è lo stesso: ridurre la disuguaglianza non significa che non possiamo avere prosperità e innovazione. In realtà, abbiamo bisogno di più uguaglianza per consentire all’innovazione di prosperare.

(rp)

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