I manifestanti di Hong Kong ricevono un aiuto per la cibersicurezza dalla Silicon Valley

La maggior parte delle aziende americane ha trascorso l’ultima settimana a evitare di mettere in discussione la potenza economica della Cina e la volontà del paese di censurare le opinioni critiche.

di Patrick Howell O’Neill

Secondo Stand News, un sito di tendenze democratiche, a Hong Kong, mercoledì scorso, sono state consegnate a giornalisti e manifestanti 500 chiavi di sicurezza hardware gratuite di Yubico, un’azienda con sede nella Silicon Valley. Gli esperti di sicurezza informatica considerano questi strumenti tra le difese più efficaci contro gli hacker che prendono di mira gli account online.

“Effettivamente, le chiavi sono state spedite”, ha confermato Ashton Tupper, il portavoce di Yubico. “La nostra azienda ha una missione di lunga data per garantire che le persone ad alto rischio siano protette online, infatti collaboriamo con molte organizzazioni no profit impegnate nella difesa della libertà di parola su reti aperte”.

Yubico ha sempre garantito la sicurezza informatica dei giornalisti. Questo tipo di collaborazione è ormai la norma. Le aziende tecnologiche come Google e FireEye hanno i loro programmi di sensibilizzazione per proteggere giornalisti e altre figure a rischio; io stesso ho ricevuto diverse chiavi come parte di questo lavoro.

Una chiave di sicurezza hardware è la forma più accreditata di autenticazione a due fattori che un account online può avere: a differenza di altre tipologie di autenticazione a due fattori, una chiave non può essere imitata o catturata dal phishing.

Il modo migliore per capire quanto sono potenti e importanti le chiavi di sicurezza è guardare i numeri. Google, che vende la propria chiave hardware, quest’anno ha pubblicato ricerche che mostrano che le chiavi di sicurezza bloccano il 100 per cento dei tentativi di acquisizione dell’account. Nel 2018, Google ha affermato che da quando i dipendenti hanno iniziato a utilizzare le chiavi di sicurezza, l’azienda non ha subito furti di account.

La Cina è uno degli attori più potenti al mondo nel cyberspazio. Hong Kong è un punto sensibile a causa di un movimento a favore della democrazia che resiste ai tentativi di Pechino di esercitare un maggiore controllo sulla regione semi-autonoma.

Giornalisti e manifestanti a Hong Kong sono a rischio di fronte a un paese che si è dimostrato più che disposto a utilizzare gli strumenti informatici per controllare qualsiasi gruppo percepito come un avversario. Più apertamente, la Cina è impegnata in una campagna di informazione sia a livello nazionale che in tutto il mondo al fine di appoggiare la versione dei fatti di Pechino sugli eventi recenti.

Il rischio, tuttavia, non finisce qui. Come hanno dimostrato le precedenti campagne in tutto il mondo, in particolare l’operazione russa durante le elezioni americane del 2016, l’hacking può essere utilizzato in concerto con campagne di informazione per conseguire obiettivi geopolitici.

(rp)

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