I cambiamenti climatici dividono lo schieramento conservatore

Una parte crescente di repubblicani statunitensi afferma che il governo dovrebbe fare di più per affrontare i crescenti pericoli che il riscaldamento globale comporta.

di James Temple

Secondo l’indagine annuale del Pew Research Center sulle opinioni degli americani su clima ed energia, il 39 per cento degli elettori e simpatizzanti repubblicani ritiene che il governo federale non stia facendo abbastanza per affrontare il problema dei cambiamenti climatici, rispetto al 35 per cento di un anno fa. Le percentuali crescono tra le donne repubblicane(46%), i millennial o gli adolescenti (52%) e nel fronte che spazia dai moderati ai liberali (65%).

L’elettorato nel suo insieme è chiaramente favorevole a un intervento deciso per il clima. Quasi il 70 per cento degli americani adulti in tutto lo spettro politico afferma che il governo dovrebbe fare di più, con punte del 90 per cento tra i democratici.

Nel frattempo, una solida maggioranza di repubblicani, il 62 per cento, ritiene che la nazione dovrebbe dare la priorità allo sviluppo di fonti di energia rinnovabile, come il vento, il solare e l’idrogeno, rispetto al consumo dei combustibili fossili. Anche questo dato mostra un deciso incremento rispetto al 45 per cento di due anni fa.

Solo il 37 per cento dei repubblicani ora afferma che i combustibili fossili dovrebbero essere la priorità, in netto calo rispetto al 44 per cento del 2017.

Poco più della metà dei repubblicani conservatori afferma che l’attività umana contribuisce “molto” (14%) o “in parte'” (39%) ai cambiamenti climatici, rispetto al 77 per cento tra i repubblicani moderati o liberali e il 96 per cento dei democratici liberali.

Il Pew Research ha cambiato il modo in cui ha posto le domande su questo problema, quindi un confronto diretto non è possibile. Ma in un sondaggio all’inizio del 2018, solo il 18 per cento dei repubblicani conservatori si è dichiarato d’accordo con l’affermazione che la Terra si sta riscaldando a causa dell’attività umana.

Il movimento trova alimento in un’ondata di attivismo pro clima, in particolare le diffuse proteste globali dei giovani e il Green New Deal. Più in generale, le crescenti richieste di intervento sono provocate da quanto accade nel mondo reale, e dai continui appelli della comunità scientifica e degli organi di informazione.

Un piccolo ma crescente numero di leader, gruppi e commentatori conservatori stanno raffreddando le loro posizioni negazioniste sul cambiamento climatico o stanno proponendo soluzioni alternative.

Il nuovo sondaggio del Pew non mostra un cambiamento talmente grande da costringere i rappresentanti del partito Repubblicano a proporre o accettare improvvisamente politiche climatiche radicali. Ed è già decenni che è stato raggiunto il punto in cui la nazione avrebbe dovuto emanare norme rigorose per ridurre le emissioni di gas serra. Ma, anche se in forte ritardo, la situazione si sta muovendo nella giusta direzione, in particolare tra i giovani, le donne e repubblicani più moderati.

Foto: American Public Power Association / Unsplash

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