Gli USA non condivideranno intelligence con gli alleati che utilizzano tecnologie Huawei

Il Segretario di Stato Mike Pompeo ha dichiarato che gli Stati Uniti cesseranno la condivisione di informazioni sensibili con i paesi che, al centro dei loro sistemi di comunicazione, montano hardware Huawei.

di Charlotte Jee

La minaccia: “Se un paese adotterà le attrezzature di Huawei e ne farà parte integrante dei suoi sistemi di comunicazione critici, non saremo più in grado di condividere informazioni con loro e collaborare con loro”, ha detto Pompeo durante un’intervista per Fox Business giovedì scorso. “In alcuni casi potremmo perfino riuscire più a coordinare assieme il dislocamento di risorse americane, di un’ambasciata americana e di avamposti militari”, ha aggiunto.

L’indifferenza: La scorsa settimana Regno Unito, Nuova Zelanda, e Germania avevano accennato alla possibilità di continuare a utilizzare strumenti Huawei nel preparare le proprie infrastrutture all’arrivo della 5G. Il commento di Pompeo ha portato a un ulteriore inasprimento delle tensioni fra gli Stati Uniti ed i suoi alleati sul ruolo di Huawei.

I timori americani: La questione ruota principalmente attorno al ruolo delle reti 5G e all’idea che la Cina possa sfruttare delle backdoor nascoste per acquisire la capacità di accedere alle infrastrutture digitali dei paesi attraverso le attrezzature di Huawei. Sorprendentemente, nello stesso giorno in cui Pompeo ha lanciato il suo messaggio d’allarme, il Presidente Donald Trump ha pubblicato su Twitter l’intenzione a vincere la corsa allo sviluppo delle reti 5G “competendo, piuttosto che bloccando tecnologie attualmente più avanzate”.

La negazione: In un’intervista per la BBC, il fondatore di Huawei Ren Zhengfei ha dichiarato che la società non ha mai installato backdoor nelle sue tecnologie e mai lo farebbe, persino di fronte a una richiesta diretta da parte del governo cinese.

(MO)

Related Posts
Total
0
Share