Gli Stati Uniti stanno venendo meno agli impegni presi con gli accordi climatici di Parigi

Il paese non si sta impegnando a raggiungere i traguardi promessi in occasione dello storico accordo climatico per l’abbattimento delle emissioni di gas serra.

di James Temple

I dettagli: Secondo una analisi pubblicata ieri dal Rhodium Group, con le attuali politiche, entro il 2025 il paese ridurrà l’inquinamento ambientale di un valore compreso fra il 12 e il 20 percento rispetto al 2005; si tratta di una misura ben inferiore a quanto promesso con gli accordi climatici di Parigi.

La buona positiva: Il rapporto stima che le emissioni complessive fra il 2020 e il 2030 potrebbero essere inferiori di 196 milioni di tonnellate rispetto alle previsioni pubblicate da Rhodium Group nel 2017. La revisione sarebbe dovuta all’incremento nel numero di centrali a carbone che verranno chiuse, oltre che al calo dei costi di gas naturale, rinnovabili ed auto elettriche. Persino il rallentamento della crescita economica starebbe contribuendo a questa riduzione.

La cattiva notizia: I cali annunciati potrebbero subire gli sforzi attuati dell’amministrazione Trump per smantellare molti dei risultati ambientali conseguiti dal Presidente Barack Obama, avverte il rapporto. Fra le altre cose, l’amministrazione sta cercando di annullare le normative poste a supervisione delle emissioni delle centrali elettriche, gli standard per i consumi di carburante delle vetture e i piani per abbandonare gli idrofluorocarburi, potenti gas serra utilizzati nella refrigerazione e in altre applicazioni.

Le conclusioni: Il mancato raggiungimento dei traguardi fissati con gli accordi di Parigi è una prospettiva grave perché, come sottolineato da Nazioni Unite ed altri enti mondiali, persino queste riduzioni potrebbero rivelarsi insufficienti nella lotta al riscaldamento globale.

(MO)

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