Gli standard di gestione dati per la produzione eco-compatibile

RIDITT, la Rete Italiana per la Diffusione dell’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico alle Imprese,
segnala tecnologie e competenze sviluppate dai principali laboratori e centri di ricerca italiani.

di RIDITT

Per una bibita è meglio l’imballaggio in vetro o plastica?

«Per una bibita è meglio l’imballaggio in vetro o plastica?» La valutazione del ciclo di vita, noto anche come Life Cycle Assessment, consente di determinare l’impatto ambientale complessivo delle due soluzioni. Ogni prodotto ha, infatti, un impatto sull’ambiente in ogni fase del suo ciclo di vita, durante la produzione, il consumo e lo smaltimento, che può essere valutato in termini di risorse consumate e di danni all’ambiente e alla salute. Grazie alla diffusione delle tecnologie digitali e dei moderni sistemi di logistica, oggi è possibile ricostruire e seguire in modo dettagliato i dati e le informazioni scambiati o condivisi durante l’intero arco di vita di un singolo prodotto. Si aprono così nuove possibilità di gestione e di ottimizzazione delle risorse, che si scontrano però con limiti legati alle diversità di standard. Spesso nella stessa catena di fornitura soggetti diversi utilizzano sistemi hardware/software molto diversi e non è quindi possibile uno scambio diretto delle informazioni relative, per esempio, ai materiali e ai processi utilizzati.

Gli standard per lo scambio dei dati di prodotto

Per favorire lo scambio e la condivisione di informazioni durante tutto l’arco di vita di un prodotto e per facilitare la progettazione di prodotti eco-sostenibili è quindi in primo luogo indispensabile uniformare la struttura e il formato dei dati. E questo è possibile attraverso l’impiego degli standard internazionali, in particolare di quelli delle Tecnologie dei Dati del Prodotto (PDT) e di quelli dei Dati ambientali. Come ogni altro standard, gli standard PDT saranno però utili solo se largamente impiegati.

Per raggiungere l’obiettivo di una rappresentazione non ambigua dei dati di prodotto, interpretabili da qualsiasi sistema informatico, che copra l’intero ciclo di vita dei prodotti, si sono resi necessari due elementi:

la definizione di un formato aperto e interpretabile da qualsiasi sistema informatico e indipendentemente dal sistema che ha generato i dati;

la copertura di un dominio molto ampio di conoscenze corrispondenti all’insieme delle categorie di prodotti (pezzi elementari, assemblaggi, meccanismi), da ogni punto di vista (elettronico, meccanico) e per tutte le fasi del ciclo di vita (concezione, analisi, costruzione, manutenzione, smaltimento).

Benefici per lo sviluppo di business tra PMI

L’introduzione degli standard PDT porta a notevoli vantaggi che sono di interesse anche per le PMI. Infatti si potrà avere un’interfaccia standard nello scambio di informazioni con i propri clienti, riducendo così i costi di creazione e mantenimento di processi e strumenti diversificati per ciascun cliente, e migliorare la collaborazione e le vendite con partner e clienti internazionali.

Inoltre si potrà garantire il flusso di informazioni indipendentemente dai diversi software utilizzati per sostenere i processi di business, consentendo alle organizzazioni di selezionare e aggiornare i loro sistemi senza interrompere la rete di servizi. è interessante rilevare, infine, che in questo modo si potrà assicurare il mantenimento, in forma utilizzabile, delle informazioni di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, che risulta a volte essere di gran lunga superiore alla vita del software, dei sistemi operativi e delle attrezzature utilizzate per la fase di produzione.

Non ultimo si prevede l’utilizzo di un unico modello integrato per supportare i diversi tipi di business coerenti con le funzioni di informazione, evitando i costi dovuti alla sincronizzazione delle diverse fonti di informazioni.

L’innovazione a portata d’impresa

Pensare, progettare e realizzare il Life Cycle Thinking e l’adozione di standard internazionali per la gestione dei dati di prodotto è da oggi più facile. L’ENEA ha infatti realizzato, nei suoi laboratori della Casaccia, alle porte di Roma, un sistema informativo dedicato a imprese, progettisti e programmatori interessati ai nuovi standard. Il sistema, consultabile on line all’indirizzo www.depuis.enea.it, è stato sviluppato nell’ambito del progetto DEPUIS (vedi box), in collaborazione con altri partner europei.

In particolare, attraverso il sistema è possibile accedere a corsi di formazione on line e a video lezioni semplici e intuitive su temi quali l’eco-design, il Life Cycle Assessment (LCA), la tecnologia dei dati di prodotto (PDT) e su aspetti più specifici legati agli standard dell’informazione promossi da ISO TC184/SC4 e da ISO TC207.

Un Multimedia Handbook completa la dotazione di strumenti a disposizione delle imprese interessate. Proprio l’Handbook rappresenta per certi aspetti il «cuore» del progetto e offre uno spazio dove tutti coloro che sono interessati troveranno data base, con sistemi di interrogazione semplice e avanzata per individuare gli standard già prodotti che possono essere di proprio interesse, i corsi già sviluppati che possono fornire le conoscenze di cui hanno bisogno per intraprendere il cammino verso la vera interoperabilità dei sistemi, gli esempi di buone pratiche di applicazione degli standard per risolvere problemi di interoperabilità in specifichi campi di applicazione, il forum per le manifestazioni di interesse.

Per contatti:

Anna Moreno

Responsabile Servizio Informazione e Formazione

Unità di Trasferimento Tecnologico dell’ENEA

anna.moreno@enea.it

CREDITI

RIDITT è la Rete Italiana per la Diffusione dell’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico alle Imprese, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestita dall’IPI. L’iniziativa è finalizzata a migliorare la competitività del sistema produttivo attraverso la valorizzazione delle tecnologie e dei servizi per l’innovazione industriale.

www.riditt.it

L’IPI (Istituto per la Promozione Industriale) è l’agenzia governativa che supporta e assiste il Ministero dello Sviluppo Economico nella progettazione e definizione delle politiche pubbliche per favorire lo sviluppo delle imprese italiane.

www.ipi.it

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