Gianni Cuozzo è candidato all’edizione 2017 del premio Giovani Innovatori

Operando nel campo della sicurezza informatica, Cuozzo ha messo a punto il progetto “Guglielmo”, che è in grado di creare una rete locale tra i dispositivi al fine di migliorarne le prestazioni di calcolo e di predisporre un ambiente più sicuro nell’ambito dell’attuale rivoluzione tecnologica.

di MIT Technology Review Italia

Il candidato

Gianni Cuozzo, cittadino italiano, è nato a Darmstadt, Germania, il 22 marzo 1990.

Ha studiato International Business Administration presso la Frankfurt School of Finance & Management dal 2009 al 2012 e si è laureato in Business Administration presso la Università degli Studi di Salerno nel 2012.

Tra le sue esperienze professionali si possono citare:
CEO & Founder @GiaCuo Ltd, Darmstadt,Germania, 2009-2012;
CEO & Co-founder@Macro Aerospace spa, Roma, Italia, 2012-2015;
Cyberwarfare and Cyber Intelligence specialist, Prism Warfare ltd, Malmo, Svezia, dal 2014;
CEO & Founder @GiaCuo Labs srl, Roma, Italia, dal 2015;
Visiting professor in Cyber Security presso la Università della Calabria, da gennaio a maggio 2016;
CEO & Co-Founder @Aspisec srl, Roma, Italia, dal 2016.

Il progetto

IoT, Industry 4.0 e dispositivi e infrastrutture interconnessi diventeranno presto usuali. Dall’era dei dispositivi collegati in un ambiente offline ci si sposterà all’era dei “dispositivi collegati all’ambiente”. La sicurezza del firmware, quindi, diventerà cruciale per operare in un contesto sicuro.

La sicurezza di Iot è basata sulla sicurezza delle piattaforme come quelle di grandi dimensioni. Amazon (AWS), Microsoft (Azote IOT), Google (Google Cloud Platform) forniscono un buon livello di sicurezza.

L’industria 4.0 e 5.0 comporterà una rivoluzione che avrà un impatto sui diversi aspetti della vita quotidiana e della economia, dipendendo sempre più da dispositivi stabilmente connessi.

L’obiettivo del progetto “Guglielmo” è quello di creare un ambiente più sicuro, per trarre pieno vantaggio da questa rivoluzione tecnologica. Nei prossimi 20 anni verranno prodotti miliardi di dispositivi che saranno connessi a Internet, ma non schermati, provocando una enorme possibilità di attacchi informatici.

Sul lato dell’hardware, i fornitori non stanno implementando protocolli di sicurezza firmware, diversi da quelli di conformità standard. “Guglielmo” è in grado di creare una rete locale tra i dispositivi e operare come cluster al fine di migliorarne le prestazioni di calcolo, risultando utile soprattutto nel complesso sistema industriale che deve essere offline.

“Guglielmo”, facile da installare anche su hardware e micro-controller dispiegati, è multipiattaforma e può operare su dispositivi a bassa potenza come i microcontrollori industriali, migliorando le prestazioni nel corso del tempo.

La demo di Guglielmo è stata lanciata a Leonardo-Finmeccanica con grande successo ed è anche oggetto di una due diligence di Venture Capitalists.

Dal punto di vista del mercato, “Guglielmo” mira a prevenire il rischio informatico in varie industrie che saranno trasformate dall’evoluzione dell’industria 4.0 e 5.0, come il trasporto, l’automobile, la produzione, la sanità, l’agricoltura.

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