Foxconn vuole diventare una forza globale per delle energie rinnovabili

Acquisendo Sharp, il costruttore di iPhone dichiara i suoi ambiziosi piani per le energie rinnovabili, inclusi grandi accordi in Cina e India.

di Richard Martin

La ragione principale dietro l’acquisizione di Sharp – il gigante dell’elettronica – da parte di Foxconn è che il fornitore di iPhone desidera cominciare a produrre schermi di alto livello per smartphone, più precisamente i diodi luminosi che verranno equipaggiati all’interno della prossima generazione di dispositivi Apple. Vi è però una seconda ragione dietro l’accordo da $3.5 miliardi: Foxconn, precedente conosciuta nell’occidente per l’elevato numero di suicidi all’interno dell’azienda e l’inquinamento dell’acqua, vuole diventare un leader nella rivoluzione energetica della Cina.

Sharp produce pannelli solari dal 1959, e nei primi anni del 2000 era il più grande produttore di questa industria volatile. Da allora è stata eclissata dai rivali cinesi, e solo nel quarto quadrimestre del 2015 la sua unità dedicata alle soluzioni energetiche ha perso $45 milioni. Non è del tutto chiaro che ne sarà dell’impresa solare di Sharp sotto il controllo di Foxconn. Erano anni, però, che la società si dilettava nelle tecnologi legate al settore energetico, come dispositivi per la gestione dei consumi e sistemi di accumulo dell’energia. È inoltre chiaro che l’enigmatico CEO di Foxconn, Terry Gou, intende potenziare il business della società nel settore energetico – sia per quanto riguarda la fornitura di energie rinnovabili per le sue stesse operazioni, che lo sviluppo di progetti solari oltreoceano.

Durante lo SBJ Cleantech dell’anno scorso, la joint venture fra Foxconn, la giapponese SoftBank, e il conglomerato indiano Bharti Enterprises hanno firmato un accordo per la costruzione di due gigawatt di potenza solare nello stato indiano di Andhra Pradesh. Le tre società hanno recentemente annunciato piani per investire $20 miliardi nel mercato indiano delle energie rinnovabili, specialmente in progetti solari.

Foxconn sta anche unendosi al suo cliente numero uno, Apple, per sviluppare risorse rinnovabili per alimentare le sue fabbriche in Cina. Entro il 2018, Foxconn intende installare 400 megawatt di capacità solare in Cina, quanto basta per compensare sulle emissioni derivate dalle sue attività principali. “La raccolta di risorse rinnovabili è un pilastro fondamentale della nostra strategia di responsabilità sociale ed ambientale, ha detto Gou. Se l’esito di queste ambizioni ambientaliste sarà positivo, Foxconn potrebbe diventare il portabandiera delle ambizioni nazionali cinesi verso la sostituzione delle centrali a carbone in favore di centrali a energia rinnovabile.

(MO)

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