Skip to main content

È stato il secondo tentativo, dopo il rinvio del decollo programmato per la scorsa settimana a causa di problemi tecnici.

di Charlotte Jee

La missione dell’India Chandrayaan-2, diretta verso la Luna, è partita con successo dalla stazione spaziale Sriharikota, nello stato costiero sud-orientale dell’Andhra Pradesh. 

Il lancio doveva avvenire una settimana fa, il 15 luglio, ma è stato rinviato a soli 56 minuti dal lancio a causa di una perdita da una bombola di elio nel motore del razzo, secondo quanto riportato dal Times of India. Pur trattandosi di un problema di facile risoluzione, lasciato irrisolto avrebbe potuto condurre al totale fallimento della missione, ha riferito alla BBC una fonte dell’agenzia spaziale indiana Isro.

In caso di successo, la missione rappresenterebbe il primo caso di un veicolo spaziale indiano atterrato sulla Luna, nonché il primo caso in assoluto di atterraggio al polo sud del nostro satellite. L’India andrebbe ad unirsi al club di soli tre paesi finora atterrati sulla Luna (Stati Uniti, Cina e Unione Sovietica). Il lander (chiamato Vikram, dal nome del fondatore dell’Isro) dovrebbe atterrare il 6 o 7 settembre tra due dei crateri: Simpelius N e Manzinus C.

Il veicolo lanciato è dotato di tre componenti: orbiter, lander e rover. Il lander cercherà acqua e minerali e rileverà le attività sismiche sulla Luna, mentre l’orbiter passerà un anno a fotografare la superficie della luna. Il rover, con una durata di soli 14 giorni, vagherà per mezzo chilometro attorno al lander scattando foto e raccogliendo dati da inviare sulla Terra. Chandrayaan-1, la prima missione lunare lanciata dall’India nel 2008, conteneva solo un orbiter ed un dispositivo di simulazione, entrambi progettati per precipitare sulla superficie lunare.

Il budget per la missione non ha superato i $141 milioni, tanto è diventato economicospedire oggetti nello spazio.

(lo)