Diagnosticare la fibrosi cistica con un adesivo

Il nuovo dispositivo indossabile cambia colore per rilevare nel sudore dei neonati i marker precoci della malattia in pochi minuti.

di MIT Technology Review Italia

La fibrosi cistica è una malattia ereditaria che colpisce i polmoni e il sistema digerente. Il corpo produce un muco denso e appiccicoso che può ostruire i polmoni e il pancreas. La malattia colpisce circa 70.000 persone ed è una delle più frequenti cause genetiche di morte precoce. La diagnosi precoce è fondamentale per ottenere dei buoni risultati.

I neonati vengono sottoposti a screening per la fibrosi cistica entro i primi giorni di vita attraverso una puntura al tallone. In caso di risultati anomali, i pediatri ordinano un test del sudore per confermare la diagnosi.

Il test del sudore viene condotto facendo indossare al bambino, per un periodo massimo di 30 minuti, un dispositivo rigido con cinturino da polso. I bambini più piccoli possono avere difficoltà nel produrre abbastanza sudore per il test. Altre volte, il dispositivo di raccolta del sudore stesso non è in grado di raccogliere un campione abbastanza grande. La ripetizione del test comporta ansia e ritardi nel trattamento.

Una squadra di ricercatori sotto la direzione della Northwestern University ha ora sviluppato un adesivo capace di assorbire il sudore e cambiare colore per fornire una diagnosi accurata, semplice e veloce della fibrosi cistica. I risultati dello studio sono stati pubblicati dalla rivista Science Translational Medicine.

Sebbene misurare i livelli di cloruro nel sudore per diagnosticare la fibrosi cistica sia una procedura standard, gli “adesivi del sudore“, morbidi, flessibili e simili alla pelle, offrono un netto contrasto con le attuali tecnologie diagnostiche. Di spessore millimetrico l’adesivo crea un contatto diretto, ma delicato, con la pelle e grazie ad una rete di canali microfluidici arriva a raccogliere il 33% di sudore in più rispetto ai metodi clinici attuali. L’elevata velocità di raccolta garantisce un campione sufficiente a fornire risultati accurati.

L’adesivo è inoltre dotato di sensori colorimetrici che rilevano, misurano e analizzano la concentrazione di cloruro in tempo reale utilizzando una fotocamera per smartphone, aggirando la necessità di costose attrezzature di laboratorio e tempi di attesa strazianti. Il test diventa quindi possibile anche fuori degli ospedali, in ambiente domestico, un fattore di grande aiuto per genitori residenti in aree rurali o con poche risorse, senza accesso a centri clinici dotati di strumenti diagnostici specializzati.

Sviluppato alla Northwestern sotto la direzione di John A. Rogers, professore di scienze ed ingegneria dei materiali, ingegneria biomedica e chirurgia neurologica, l’adesivo è stato testato in studi clinici pilota condotti su pazienti affetti da fibrosi cistica e volontari sani presso il Cystic Fibrosis Center dell’Ann & Robert H. Lurie Children’s Hospital di Chicago.

(lo)

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