Cosa sta succedendo veramente a TikTok e WeChat?

L’accordo intervenuto all’ultimo momento prevede che TikTok non sarà bannata, mentre WeChat dovrà affrontare solo una sospensione temporanea.

di Charlotte Jee

Il 18 settembre il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha emesso un ordine che vietava agli americani di scaricare le app di proprietà cinese TikTok e WeChat dopo il 20 settembre. La scadenza è arrivata, ma nel giro di poche ore tutto è cambiato. Ad agosto, il presidente Donald Trump ha detto che TikTok doveva essere acquistata da un’azienda statunitense entro il 15 settembre o non avrebbe più potuto operare sul territorio statunitense. 

All’azienda, che non opera in Cina ma è di proprietà della cinese ByteDance, era stata data la scadenza del 12 novembre per trovare un accordo soddisfacente per rimanere attiva negli Stati Uniti. L’intesa non è arrivata fino al 19 settembre, quando Oracle e Walmart hanno annunciato che acquisteranno una quota del 20 per cento di TikTok. ByteDance continuerà a possedere la maggioranza. Trump ha detto che l’accordo ha la sua “benedizione”. 

ByteDance ha affermato che Oracle ha il “diritto di condurre ispezioni di sicurezza sul codice sorgente statunitense di TikTok” al fine di dissipare presunti problemi di sicurezza. Trump afferma che l’accordo porterà a un investimento di 5 miliardi di dollari nell’istruzione negli Stati Uniti, ma ByteDance ha detto di non essere a conoscenza dei particolari di tale accordo. Oracle afferma che l’accordo creerà 25.000 nuovi posti di lavoro, anche se questo dato sembra altamente improbabile.

WeChat, un’app utilizzata in Cina per una serie di scopi, dalla messaggistica ai pagamenti, era stata programmata per essere ritirata dagli app store di Google e Apple il 20 settembre. Tuttavia, un giudice di San Francisco ha temporaneamente bloccato il divieto, dicendo che solleva seri interrogativi perché non rispetterebbe il diritto alla libertà di parola garantito dal Primo Emendamento. Il governo degli Stati Uniti probabilmente farà appello per ribaltare la decisione del giudice.

Apparentemente, entrambi i divieti riguardano la sicurezza nazionale e la preoccupazione che il Partito Comunista Cinese utilizzi le app per rubare i dati dei cittadini americani. Tuttavia, l’amministrazione Trump ha ripetutamente rifiutato di fornire qualsiasi prova per dimostrare la veridicità delle sue affermazioni.  

(rp)

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