Come il Bluetooth combatte il COVID-19

ST ha rilasciato oggi un nuovo SDK che misura la distanza fisica tra due moduli Bluetooth a basso consumo energetico. Il suo primo utilizzo sarà proprio nella lotta contro la pandemia da COVID-19.

di Fonte ST

Con il progressivo allentamento delle restrizioni, è sempre più chiaro che il distanziamento sociale ha funzionato. Combinato ad una corretta igiene delle mani, l’ordine di stare a casa, le indicazioni sui colpi di tosse, sulle distanze da mantenere l’uno dall’altro (uno o due metri) hanno contribuito ad “appiattire la curva”, ovvero ridurre il tasso di infezione.

Due studi, uno condotto dalla University of Minnesota e l’altro alla University of Toronto, hanno dimostrato come si debba al distanziamento fisico la drastica riduzione delle infezioni e dei decessi. Gli epidemiologi stanno già parlando di un distanziamento fisico dinamico, il che significa che i governi possono istituire periodicamente misure di distanziamento fisico per prevenire il sovraffollamento degli istituti sanitari: la pratica potrebbe presto divenire la nostra nuova normalità per i prossimi anni.

Le squadre di ricerca ST di Noida, in India, stavano cercando di trovare un modo per determinare la distanza fisica tra due moduli Bluetooth e hanno deciso di fare affidamento su una relazione interessante tra la potenza di trasmissione e l’indicatore di potenza del segnale ricevuto o RSSI dei moduli Bluetooth a basso consumo. Poiché il dispositivo che invia un segnale rende nota la sua potenza di trasmissione (Tx), il componente ricevente può utilizzare quei dati in relazione al suo RSSI per determinare la distanza tra i due.

ST ha rilasciato un nuovo SDK che misura la distanza fisica tra due moduli Bluetooth a basso consumo energetico da utilizzare nella lotta contro la pandemia COVID-19. Nextent Tag di Inocess, è un dispositivo indossabile che vibra se rileva che un altro tag a due metri di distanza o meno, ovvero ad una distanza inferiore a quella stabilita per essere protetti dalla diffusione del virus SARS -CoV-2. La società francese Inocess, appartenente al Programma partner ST, si rivolge alle aziende che desiderano creare un badge intelligente o eventi dal vivo in cui gli organizzatori desiderano monitorare i partecipanti. Il prodotto non traccia i movimenti privati. I tag sono pensati per aziende o istituzioni che ne abbiano bisogno in posti di lavoro o in aree pubbliche.

La squadra ST ha utilizzato formule matematiche già note per creare un algoritmo che garantisce una maggiore precisione ed efficienza. Infatti, poiché la potenza di trasmissione può variare in modo significativo da una misurazione all’altra, l’SDK memorizza tra 20 e 100 campioni in RAM e ne calcola la media dei valori, applicando anche filtri RSSI complementari per aumentare la precisione. Inoltre, l’SDK può utilizzare un accelerometro per riattivare un sistema in movimento o dopo un periodo più lungo, risparmiando così una maggiore durata della batteria rimanendo in modalità di sospensione più a lungo.

Inocess si sta ora preparando a personalizzare il prodotto e produrlo in massa. La società francese fornisce servizi hardware, software ed un dashboard sicuro e personalizzabile per consentire ai clienti di visualizzare e gestire i dati. Nextent è parte di una piattaforma più ampia, la tecnologia Nextent, con applicazioni che vanno oltre il rilevamento della distanza.

(lo)

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