Come cambia il corpo umano nello spazio?

Prima di partire alla volta di Marte o di qualunque altro pianeta, si dovranno trovare le risposte a svariate domande.

di Lisa Ovi

Alcuni dei quesiti che dovremo risolvere prima di pensare a una missione umana su Marte riguardano gli effetti dell’assenza di gravità sul corpo umano.
È noto da tempo l’effetto “allungante” dello spazio sulla colonna vertebrale, come confermato dal recente rientro a Terra dell’astronauta NASA Scott Kellly, cresciuto di circa 5 cm in un anno rispetto al proprio gemello rimasto sulla superficie.

Il corpo recupera le proprie dimensioni originali in un paio di giorni circa, ma gli effetti collaterali di una permanenza nello spazio vanno dal mal di schiena, alla perdita di vigore muscolare, alle cefalee.

Per trovare delle soluzioni a questi problemi, gli uffici medici della ESA, in collaborazione con il MIT di Boston, il Kings College e lo University College di Londra, stanno ad esempio studiando dei prototipi di tuta su misura, capaci di strizzare il corpo di ciascun astronauta dalla testa ai piedi con una forza pari a quella della gravità terrestre.

L’efficacia delle tute potrà essere verificata grazie all’utilizzo della MARES (Muscle Atrophy Research and Exercise System) la macchina con cui gli astronauti sulla stazione spaziale si tengono in forma, nel mentre che le prestazioni del loro apparato muscolo-scheletrico vengono analizzate nel minimo dettaglio.

Fonte: ESA

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