Cibernetica e biotecnologie

RIDITT, la Rete Italiana per la Diffusione dell’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico alle imprese, segnala alcune tecnologie a disposizione delle imprese messe a punto dai principali laboratori e centri di ricerca italiani.

Il Ministero delle Attività Produttive ha affidato all’IPI (Istituto per la Promozione Industriale) il compito di gestire la rete italiana per l’innovazione industriale (RIDITT, www.riditt.it), finalizzata a migliorare la competitività del sistema produttivo.

Di seguito vengono presentate una tecnologia di automazione sviluppata dall’ENEA e l’incubatore biotecnologico Biofarm, promosso da RIDITT per favorire la creazione di imprese a forte contenuto tecnologico.

TECNOLOGIE

Cibernetica: l’autonomazione per macchine industriali

Nei laboratori dell’ENEA di Frascati, alle porte di Roma, un team di ricerca è da anni impegnato nella realizzazione dell’«intelligenza sintetica» avvalendosi di un modello dinamico-funzionale basato sull’osservazione e comprensione dell’uomo e dei sistemi biologici. Il modello dinamico-funzionale ha consentito di progettare macchine che, una volta definito un obiettivo, hanno la capacità di «leggere l’ambiente», di adattarlo e di adattarcisi autonomamente; in altre parole, di intervenire su di esso, modificandolo e modificandosi al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato.

Il punto chiave è il passaggio dall’automazione all’autonomazione. Con la tradizionale automazione è necessario programmare la «macchina» registrando in essa il dettato, punto per punto, delle sue azioni che poi, «automaticamente» e «rigorosamente», ripeterà tutte le volte in eguale maniera. Un sistema basato sull’autonomazione non ha invece bisogno di conoscere preventivamente le operazioni elementari necessarie per raggiungere l’obiettivo: basta descrivere quest’ultimo alla «macchina» e questa provvederà «autonomamente» ad organizzare e, quindi, a utilizzare le proprie risorse per raggiungerlo, anche attraverso il superamento di eventuali ostacoli o condizioni impreviste.

Un esempio di applicazione riguarda i robot autonomatici per la saldatura di grandi pannelli (per esempio, scafi di navi), realizzati in stretta collaborazione con l’industria e in grado di emulare, attraverso strumenti elettronici, funzioni cerebrali e processi mentali. In queste macchine, un sensore di visione, denominato «visio», contribuisce a percepire, istante per istante, una «scena reale» e a ricostruirla virtualmente modificando e integrando i dati della conoscenza a priori. Il controllo del processo di lavorazione effettuato dal robot, parte quindi dalla «comprensione» dello scenario che si trova davanti al «campo visivo» (in questo caso, linea e volume di congiunzione tra le lamiere) e dalla «decisione» di un’azione da intraprendere, sulla base di criteri e regole. La regola principale di saldatura, impressa nell’«intelligenza» dei robot realizzati, riguarda in particolare la necessità di seguire la traiettoria con il fascio laser, dosandone la potenza in base allo spessore da saldare e ad altri parametri di riferimento.

Il risultato è un approccio estremamente originale ed efficace alla programmazione del robot, nel quale non è più necessario stabilire a priori una traiettoria e formulare sequenze stabilite di comandi, ma basta semplicemente descrivere l’azione da compiere (nel caso descritto, saldare secondo la traiettoria letta in tempo reale).

La metodologia descritta è stata inoltre applicata in numerosi altri ambiti, quali per esempio un centro di lavorazione multifunzionale a 38 assi controllati, una macchina per la produzione di stent coronarici e un sistema per la supervisione di ambienti e impianti critici ai fini della sicurezza.

Per contatti: Armando Guidoni – ENEA (Centro di Ricerche di Frascati)

SERVIZI PER L’INNOVAZIONE

Sardegna: un incubatore per le biotecnologie

Nell’ambito del Programma RIDITT, l’IPI ha sostenuto la creazione in Sardegna dell’incubatore biotecnologico Biofarm, localizzato nel Parco Scientifico e Tecnologico Polaris, a pochi chilometri dalla costa di Pula, nel Sud-Ovest dell’isola.

L’incubatore, inaugurato nel mese di giugno, è specializzato nella creazione d’impresa nel campo della biomedicina e delle tecnologie per la salute e oggi ospita nove aziende start-up alle quali vengono messi a disposizione spazi attrezzati (uffici e laboratori dedicati), dotazioni comuni di strumentazione avanzata (HPLC, PCR Real Time, LC Massa, PCR System, cappe a flusso laminare, camera fredda) e servizi di consulenza per la ricerca di competenze, il business planning e la creazione di partenariati.

Le attività delle aziende spaziano dalla diagnosi, al monitoraggio e alla terapia.

Nel campo della diagnosi, Bio))flag si occupa dell’identificazione di nuovi marcatori molecolari che possono consentire la diagnosi precoce, il monitoraggio e la terapia di malattie ad alto impatto sanitario come il cancro al seno; la EDX Diagnostics cura invece lo sviluppo di nuovi test finalizzati a prevedere la risposta clinica verso differenti tipi di terapia a partire da un sistema bioinformatico proprietario, denominato «Therapeutic Signatures», in grado di identificare e correlare biomarcatori complessi alla risposta terapeutica.

Lo sviluppo di nuove terapie è seguito da rAdjuva attraverso la costruzione di un portafoglio di principi biologicamente attivi per il trattamento di disordini correlati all’esposizione solare e per la prevenzione del foto-danneggiamento cronico e dei tumori cutanei. Un’altra azienda insediata, la Wezen Biopharmaceuticals sta invece sviluppando una nuova terapia per il trattamento della vaginosi batterica (VB), malattia piuttosto comune dell’apparato genitale femminile.

A cavallo tra terapia e diagnosi si muove la N-Tech Medical, che utilizza le nanotecnologie per caratterizzare le variazioni genetiche mediante lo sviluppo di metodi basati su un array genomico universale e utilizzo di tecniche differenti dalla PCR (Polymerase Chain Reaction). Applicazioni portatili sono realizzate dalla Prisma e dalla FMD (Futura Medical Devices) in relazione, rispettivamente, a un cardiografo portatile per soggetti in movimento libero e ad un dispositivo per la valutazione non invasiva del dispendio energetico.

Il cibo, nella sua dimensione funzionale, è infine al centro degli sforzi di Nutrisearch e Nuraging, due società impegnate nella ricerca e identificazione di sostanze da formulare in forma di alimenti in grado, per esempio, di contrastare l’invecchiamento e di garantire elevati valori nutrizionali.

BOX

RIDITT è la Rete Italiana per la Diffusione dell’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico alle Imprese, promossa dal Ministero per le Attività Produttive e gestita dall’IPI (Istituto per la Promozione Industriale). L’iniziativa, lanciata nel 2003, ha l’obiettivo di migliorare la competitività del sistema produttivo attraverso la valorizzazione delle tecnologie e dei servizi per l’innovazione industriale.

www.riditt.it

L’IPI (Istituto per la Promozione Industriale) è l’agenzia governativa specializzata nel promuovere la crescita e la competitività dei sistemi produttivi ed economici. Per tali fini l’IPI fornisce consulenza tecnica alla Pubblica Amministrazione centrale e territoriale nella definizione e gestione di programmi di sostegno alle imprese.

www.ipi.it

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