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Dice di sognare trattamenti genetici alla portata di chiunque.

di Emily Mullin

Alla BDYHAX, una conferenza di biohacking tenutasi ad Austin, nel Texas, Aaron Traywick si è iniettato, davanti a tutti, un trattamento sperimentale contro l’herpes prodotto dalla sua società, la Ascendance Biomedical. L’evento era in onda su Facebook Live .

Il gesto è stato accolto con scetticismo, ma Traywick non è il primo biohacker ad aver creato e sperimentato su sé stesso trattamenti genetici ottenuti da filamenti di DNA comprati online. Gli esperti considerano questi trattamenti di dubbia efficacia e potenzialmente pericolosi; la stessa US Food and Drug Administration ha scoraggiato l’utilizzo di trattamenti genetici fai-da-te lo scorso novembre (“Biohackers Disregard FDA Warning on Gene Therapy”).

Traywick, 28 anni, laureato in studi interdisciplinari e CEO della Ascendance, ha qualificato il proprio gesto come politico. “Queste terapie che stiamo sviluppando hanno il potenziale di rendere gli individui capaci di auto-progettare e auto-somministrarsi le cure necessarie, senza bisogno di medici o di un sistema sanitario,” spiega Traywick. “Le terapie genetiche, a mio parere, sono assolutamente una questione politica.”  Per non parlare del fatto che è affetto da herpes e gli farebbe piacere guarire.

Ancora non ci sono prove sull’efficacia dei trattamenti della Ascendance, né è particolarmente noto di cosa consistano. In un’intervista, Traywick ha descritto il contenuto della propria iniezione come “virus dell’herpes attivi attenuati e mancanti di una proteina.” Secondo altre fonti, si sarebbe trattato di copie manipolate del DNA del virus dell’herpes. 

Persino i suoi colleghi biohacker sono preoccupati. In un post su Facebook, Josiah Zayner, biologo fai-da-te e CEO della The Odin, ha scritto che la Ascendance starebbe “ingannando le persone e screditando la comunità dei biohacker.” Zayner si è dichiarato pentito di essersi egli stesso auto-iniettato un trattamento di gene-editing CRISPR lo scorso agosto, sempre live online.

La FDA non ha nominato l’evento condotto dalla Ascendance nel suo commento: “In linea di massima, se uno sponsor (che si tratti del produttore, rivenditore, o di personale medico) intende testare un prodotto nuovo su esseri umani, la procedura prevede che si faccia richiesta presso la FDA e se ne riceva il consenso prima di poter dare il via a qualunque sperimentazione con il prodotto.”

L’Ascendance dichiara ogni propria attività legale. “Etichettiamo attentamente ogni nostro prodotto come non commestibile,” ha fatto sapere Traywick durante il corso del livestream.

A dispetto di tutti i discorsi sulla democratizzazione della ricerca biomedica di Traywick, l’Ascendance Biomedical non opera nella più totale trasparenza. La società, originaria di Singapore, non ha pubblicato alcuna ricerca scientifica, omette di rendere noti sia i membri del proprio direttivo che i propri investitori. Ciò non ha impedito alla società d’invitare il pubblico a mettersi in lista d’attesa per i 14 trattamenti che dichiara di star sviluppando.

(lo)