ARM Holdings si fa strada nell’industria dei supercomputer

La società meglio conosciuta per i processori destinati agli smartphone sta ora mirando ad uno degli ultimi settori in cui Intel eccelle.

di Jamie Condliffe

La società proprietaria dei chip che operano la maggior parte dei dispositivi mobili al mondo ha annunciato il suo primo processore dedicato ai supercomputer.

La società inglese ARM Holdings, che di recente è stata acquisita dalla società di Internet e telecomunicazioni giapponese SoftBank, ha annunciato una nuova architettura per chip da destinare ai computer ad alte prestazioni. I nuovi design utilizzano quella che è conosciuta come elaborazione vettoriale per funzionare con grandi quantità di dati in simultanea, una caratteristica che li rende particolarmente idonei per applicazioni quali calcoli finanziari e scientifici.

È la prima volta che ARM si associa ai supercomputer. Sempre quest’anno, Fujitsu aveva annunciato piani per lo sviluppo del successore del supercomputer Project K del Riken Advanced Institute for Computational Science. Di fatto, la nuova macchina Post-K sarà la prima ad avvalersi della nuova architettura annunciata dalla ARM.

ARM ha costruito la propria reputazione sulla produzione di processori dall’elevata efficienza energetica. È per questo motivo che sono così diffusi fra i dispositivi mobili – estendono la vita delle batterie negli smartphone e nei tablet. Fra le società che impiegano su licenza i design della ARM figurano Apple, Qualcomm e Nvidia.

Questi stessi chip a elevata efficienza energetica producono meno calore e consumano meno energia, attributi molto vantaggiosi per elaborazione su larga scala come quelle effettuate dai supercomputer.

Intel accuserà certamente ciascun acquisto. La società che un tempo dominava l’industria dei chip ha mancato l’opportunità dei chip per dispositivi mobili, consentendo alla ARM di assumere il controllo del settore. Fino a poco tempo fa aveva mantenuto una posizione salda nell’arena dei supercomputer. Ora, però, il supercomputer più veloce al mondo è realizzato con chip cinesi, e ARM sembra decisamente intenzionata a scalzare la competizione anche in questo settore.

Resta ancora da vedere quanto i supercomputer della ARM saranno performanti. Il primo test importante partirà con l’accensione della macchina Post-K di Fujitsu, fissata per il 2020.

(MO)

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