Anche i ragazzi sono stufi di Zoom

Gli insegnanti stanno cercando alternative online per coinvolgere gli studenti nelle lezioni.

di Tanya Basu

Alcune volte alla settimana, gli studenti di Vincent Buyssens ad Anversa, al Thomas More University College, si collegano a Instagram durante le sue lezioni sulle strategie creative. Scorrono le storie, aggiungono post al loro profilo e si perdono nei loro viaggi mentali. Ma Buyssens richiede a coloro che frequentano il suo corso universitario di utilizzare l’app. Più lo fanno durante le sue lezioni, meglio è.

“Insegno storytelling sui social media”, egli spiega. “Avendo a disposizione Instagram, non avrei mai potuto insegnare su Zoom” (si vedano i tweet 123 e 4). Buyssens non è l’unico insegnante che sta andando oltre Zoom per collegarsi con gli studenti durante questo anno scolastico molto strano. 

E’ stato dimostrato, infatti, che fissare i riquadri dei partecipanti alla riunioni su uno schermo induce non solo l’affaticamento degli occhi, ma anche reazioni di attacco o fuga in quanto non è naturale avere qualcuno che ci fissa a pochi centimetri dal viso. Dopo nove mesi online, la novità è svanita.

Quindi non c’è da meravigliarsi se gli insegnanti di tutto il mondo stanno cercando di ravvivare i loro programmi di lezioni virtuali incontrando i loro studenti dove trascorrono il loro tempo libero e la loro attenzione: su piattaforme e giochi di social media. I gruppi dedicati all’istruzione e all’insegnamento su Reddit sono spesso pieni di domande su come integrare giochi e social media nell’insegnamento. Minecraft, il popolare videogioco di costruzione di città, ha una pagina indirizzata agli insegnanti che desiderano utilizzare il gioco nelle loro classi.

Al di là della validità pedagogica, gli insegnanti stanno cercando di trovare nuove forme di connessione con i loro studenti. Una maestra d’asilo ha dichiarato al “New York Times” che i filmati di TikTok tengono i suoi studenti “impegnati e attenti”. Anche il videogioco per dispositivi mobili di successo di questo autunno, Among Us, è stato integrato nelle lezioni e come detto da uno studente al “New York Times”: “aiutare a essere empatici con i compagni di classe e a comprendere prospettive diverse”.

Buyssens afferma che i suoi studenti sono coinvolti e attivi nelle discussioni in classe, che avvengono nella chat mentre è su Instagram Live. Se uno studente perde la lezione, niente di grave: carica gli appunti da salvare come racconti, con ogni diapositiva accuratamente realizzata in un modello per ottimizzare lo spazio in modalità verticale.

“Per me, è molto importante che non sia un espediente”, afferma Buyssens. “Gli studenti capiscono se lo stai facendo solo per mantenere il loro interesse. Devi dimostrare che la materia che insegni funziona su Instagram, TikTok o Twitch”. Usare Instagram potrebbe sembrare logico per Buyssens, un millennial che insegna agli studenti della Gen Z come utilizzare i social media per la pubblicità e la strategia creativa. 

Ma molti insegnanti rimangono scettici riguardo all’adozione completa di piattaforme che non sono state convenzionalmente associate al lavoro o alla scuola. Un sondaggio condotto a giugno dall’Education Week Research Center ha rilevato che il 63 per cento degli insegnanti di inglese e il 57 per cento degli insegnanti di matematica considerano Zoom e Google Docs efficaci. Quando si trattava di videogiochi, tuttavia, gli educatori sono più cauti: il 27 per cento degli insegnanti di inglese e il 46 per cento degli insegnanti di matematica li ha dichiarati efficaci.

Tuttavia, anche gli insegnanti di materie della scuola tradizionale stanno sperimentando. Philip Williams, un bibliotecario che insegna fisica in una scuola di Singapore, ha utilizzato i giochi su Roblox, una piattaforma popolare tra i preadolescenti. “Gli studenti stavano costruendo macchine di Rube Goldberg, ossia un sistema di progetti complessi per eseguire operazioni semplici, quando si è verificato il lockdown”, dice Williams. “È stato naturale esplorare il motore fisico di Roblox creando una simulazione di reazione a catena”.

L’esperimento ha avuto un tale successo che Williams ha pensato che avrebbe continuato a usare Roblox per insegnare nel nuovo anno scolastico, sostenendo che si tratta di un grande vantaggio in quanto i bambini non vedono l’ora di andare a lezione. “Quando uso i giochi”, egli spiega, “insegno pochissimo in senso tradizionale, ma cerco di creare una vivace comunità impegnata in attività pratiche. Intervengo solo quando è necessario un supporto per mantenere interazioni costruttive, per porre domande per ampliare il loro pensiero e per incoraggiarli a continuare ad estendere le proprie capacità in modi nuovi”.

Ciò che funziona per i bambini potrebbe funzionare anche per gli adulti. Le riunioni su Zoom sono davvero il modo più produttivo per condividere idee? Alcune aziende sono disposte a scommettere che la nuova dinamica del lavoro da casa richiederà nuovi modi per incontrarsi. Microsoft Teams sta spingendo la sua modalità Together, che traspone ritagli digitali di individui in ambienti diversi come aule o bar. Altre aziende, come Teeoh, stanno tentando di “ludicizzare” la tradizionale riunione d’ufficio o adottare sistemi ispirati a Red Dead Redemption 2. (Si veda tweet 5)

Sia per gli adulti che per i bambini, la chiave per una sessione di gruppo produttiva è il coinvolgimento e, poiché le precauzioni di sicurezza che circondano la pandemia continueranno nel nuovo anno, i leader di gruppo di tutti i tipi cercheranno routine alternative per mantenere alto l’interesse.

Dopo aver visto la risposta degli studenti, molti insegnanti non prevedono di tornare alla normalità. “Le opportunità di apprendimento sono davanti a noi”, afferma Williams. “Dobbiamo solo prestarci attenzione e sostenere in ogni modo gli studenti”.

Foto: Getty

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