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La società entra a far parte di un gruppo di società interessate a disporre un gran numero di satelliti in un’orbita terrestre bassa per connettere le regioni remote del pianeta alla banda larga.

di Charlotte Jee

Come funziona: Il Progetto Kuiper è stato pensato per disporre una moltitudine di satelliti in orbita attorno alla terra a tre altitudini differenti. Secondo le indicazioni fornite all’International Telecommunications Union, che supervisiona le operazioni telecom satellitari globali, degli oltre 3.000 satelliti previsti, 784 satelliti verrebbero collocati a 591 km di altitudine, 1.296 a 610 km e 1.156 a 630 km di altitudine rispettivamente. Combinati, questi satelliti fornirebbero un accesso Internet ad oltre il 95% della popolazione mondiale.

I dettagli: Un portavoce di Amazon ha definito l’operazione “un progetto a lungo termine per servire decine di milioni di persone che non dispongono di una connessione internet a banda larga”. Non è ancora chiaro se Amazon produrrà o acquisterà i suoi satelliti, né quando questi cominceranno a fornire un servizio a banda larga. Prima di riuscirvi, la società dovrà ottenere le autorizzazioni da parte della US Federal Communications Commission, fornire piani per lo smantellamento dei satelliti e la gestione del suo ruolo nel problema sempre più pressante dei detriti spaziali.

Non è sola: Amazon è una fra le tante società che hanno manifestato l’intenzione di fornire servizi internet a questa maniera. SpaceX, OneWeb, e Facebook sono tutte impegnate in progetti per servizi internet satellitari.

(MO)