Il servizio sanitario nazionale del Regno Unito spera che la sua collaborazione con Amazon possa contribuire ad alleggerire il carico di lavoro sui medici.
di Charlotte Jee
Da questa settimana, diventerà operativo il servizio che Alexa, l’assistente vocale di Amazon, offrirà in collaborazione con il sito ufficiale dell’NHS, per rispondere alle domande degli utenti del Regno Unito relative a questioni di salute.
Per esempio, si potrà chiedere al dispositivo Echo: “Quali sono i sintomi dell’influenza?” Fino ad ora, la risposta a questo tipo di domande si sarebbe basata su informazioni prese casualmente dalla rete.
Il governo ritiene che il nuovo servizio ridurrà il carico di lavoro di medici e ospedali e, secondo Matt Hancock, il Segretario di Stato per la sanità e l’assistenza sociale, aiuterà anche i pazienti anziani, disabili o non vedenti che potrebbero avere difficoltà ad accedere a queste informazioni in altro modo.
Il Regno Unito ha già un accordo con Babylon, un’app di IA che fornisce risposte di base alle domande sui sintomi dichiarati.
Vi sono preoccupazioni sul fatto che il servizio vocale possa scoraggiare chi ha patologie serie dal cercare un adeguato aiuto medico. Il servizio si limiterà a fornire risposte a domande precise e non intratterrà il tipo di dialogo che si potrebbe avere con un medico.
L’organismo professionale per i medici di famiglia, il Royal College of GPs, ha chiesto che vengano svolte ricerche indipendenti per garantire che la consulenza fornita sia di alto livello dal punto di vista sanitario e scientifico.
Considerando le precedenti esperienze di Amazon, ci sono anche preoccupazioni sulla privacy dei dati, specialmente in un’area sensibile come la salute. Tuttavia, l’azienda assicura che tutti i dati sono crittografati e riservati e possono essere cancellati dai clienti.
(rp)