Messaggi a oltranza

Lo scambio reciproco e istantaneo di messaggi, che l’adolescente usa continuamente con i telefoni cellulari o con la navigazione in web, non è più un semplice strumento di socializzazione. Grazie alla facilità e all’immediatezza del medium – è più rapido dell’e-mail, ma meno invadente di una telefonata – «le persone hanno sempre più bisogno di scambiarsi continui messaggi per migliorare i meccanismi di coordinamento, avvertimento e notificazione» per la conduzione di una attività commerciale, afferma James Kobielus, un esperto del Burton Group, un’azienda di analisi del commercio elettronico, con sede ad Alexandria, in Virginia.

di Wade Roush

A conferma di questa tendenza, un nuovo software di MIR3, di San Diego, in California, collega un software o un hardware critici per l’azienda alla sua rete di comunicazione istantanea di messaggi. Se un server Web si blocca o se una banca data del magazzino mostra che le scorte sono al minimo, il sistema può distribuire avvertimenti vocali o testuali a chi di dovere. Per fare ciò, MIR3 ha inventato un sistema «intermedio» che autentica le comunicazioni in arrivo da un software applicativo dell’organizzazione, determina chi deve riceverle e stabilisce la consegna attraverso il media che i destinatari hanno scelto, dai cercapersone ai personal computer tascabili. I primi clienti di MIR3 includono gli ospedali, che usano la tecnologia per avvisare automaticamente le infermiere ogni volta che, per esempio, il cuore di un paziente registra cambiamenti significativi.

America Online, Microsoft e Yahoo! hanno annunciato progetti per la distribuzione di versioni aziendali sicure dei loro programmi a buon mercato per lo scambio di messaggi e aziende come Groove Networks, con sede a Beverly, nel Massachusetts, stanno inserendo forme di comunicazione istantanea in «ambienti collaborativi» online che potrebbero ridurre la dipendenza da un luogo fisico di lavoro. E questo è un passo avanti che chiunque di noi non può che apprezzare.

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