I primi modelli per la stampa 3-D di armi da fuoco sono in vendita

Cody Wilson, il fondatore di Defense Distributed, crede che un approccio più commerciale al tema delle armi stampate in 3-D possa aggirare il veto imposto da un giudice federale sulla loro divulgazione libera.

di Erin Winick

Il retroscena: Wilson sta combattendo dal 2013 una battaglia legale per condividere i progetti che permetterebbero alle persone di stampare e realizzare armi da fuoco con la propria stampante 3-D. Wilson ritiene che, per la libertà di parola, la condivisione dei suoi modelli sia un suo diritto.

Questa settimana un giudice federale ha esteso l’ingiunzione che vieta a Wilson di condividere liberamente online i modelli fino a quando il caso, portato da 19 stati oltre al Distretto di Columbia, non sarà stato chiuso.

La notizia: Wilson ha deciso di interpretare il veto come un obbligo a vendere i suoi modelli su flash drive, piuttosto che regalarli. Stando a Defense Distributed sarebbero già state effettuate alcune centinaia di transazioni secondo il modello name-your-own-price. “Chiunque voglia questi file può ottenerli. Gli e li venderò e spedirò, a partire da oggi”, ha detto Wilson alla CNN. “Questo servizio non verrà interrotto. Il diritto di scambio di queste idee non verrà mai bloccato”.

Il seguito: Piattaforme individuali quali Facebook ed Amazon hanno scelto di applicare i propri vincoli alla condivisione dei modelli sulle loro piattaforme, per cui non sarà possibile procedere all’acquisto o alla condivisione attraverso i loro servizi. Wilson esplorerà opzioni per il download via e-mail e reti sicure, oltre alla vendita diretta tramite flash drive; oltre a portare avanti la sua lotta legale in corte, ovviamente.

(MO)

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