3. Sempre più grande

Procede l’avvicinamento di Rosetta alla sua meta, ora visibile con una risoluzione a quattro pixel.

di Alessandro Ovi

L’immagine ritrae la cometa paragonata a famosi monti e monumenti della Terra.

Da quando abbiamo annunciato che avremmo seguito gli sviluppi del satellite ESA in missione per esplorare la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko (vedi “0. Rosetta e la cometa“), vi abbiamo già raccontato dei suoi primi sviluppi dopo anni di sonno e abbiamo parlato con uno dei responsabili del programma (vedi “1. Il risveglio di Rosetta” e “2. Rosetta si avvicina alla cometa“).

Nella Settimana passata sono avvenuti tre eventi importanti per Rosetta.

Il primo è stato la prima rilevazione di vapore acqueo proveniente dalla cometa 67PC da parte dello strumento a microonde MIRO, uno spettrometro ad alta risoluzione, che ha effettuato la sua osservazioni quando la navicella distava dalla cometa 360,000 km. L’acqua è un importante componente della comete, insieme a monossido di carbonio, metanolo e ammoniaca. MIRO ci aiuterà ad avere informazioni circa l’abbondanza di ciascuno di questi volatili, al fine di comprendere la natura del nucleo della cometa e il processo di formazione della chioma della cometa che si sviluppa, infatti, man mano che la cometa si avvicina progressivamente al Sole. Seguirà l’evoluzione termica della cometa, fornendo importanti informazioni sulle origini delle aree di perdita di gas sulla superficie della cometa.

Il secondo è che l’immagine della cometa ha iniziato ad allargarsi.

Grazie al sistema di ‘Imaging Osisris’, l’immagine, che fino ad ora non aveva ma superato la misura minima di un pixel, ha cominciato ad aumentare la definizione e dare le prime affascinanti informazioni sulla forma della cometa. Ora, ad una distanza di circa 86000 km, una serie di 36 immagini ha permesso di valutare un moto di rotazione della cometa con un periodo di rotazione di 12,4 ore.

Non ci sarà molto da aspettare prima di vedere che cosa questi quattro pixel nascondono: entro le prossime due settimane la cometa si estenderà su una superficie di 20 x 20 pixel.

Rosetta, che il 5 luglio si trovava ad una distanza di circa 43000 chilometri dalla cometa 67P/CG, dovrebbe essere arrivata nel weekend a una distanza inferiore ai 36000 km – equivalente alla quota dei satelliti geostazionari in orbita.

Il terzo è che Rosetta ha anche completato la quinta di una serie di dieci manovre di rendezvous necessarie a garantire l’arrivo della sonda alla cometa il 6 agosto. Ci siamo quasi!

(MO)

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