Abbiamo incontrato Andrea Accomazzo, Spacecraft Operations Manager ESA.
di Alessandro Ovi
La cometa vista da Rosetta il 30 Aprile, circondata da una nube di polveri poi scomparsa già a Maggio.
Darmstadt, 20 Giugno 2014.
“Andrea, ma che ha fatto Rosetta dopo il risveglio ? Si è lasciata trasportare verso la cometa?”, ho chiesto ad Accomazzo quando lo ho incontrato a Darmstad gustando un ottimo spätzle al formaggio.
“No, no, le abbiamo dato tante cose da fare. La cometa le corre davanti, lei deve mettesi in coda e lentamente scendere ad una velocità pochissimo superiore alla sua, per essere pronta, il 6 agosto ad entrare nella sua orbita. Mettersi in coda è meno difficile che regolare la velocità”, dice Andrea.
“Abbiamo per questo previsto una serie di ‘burns’ – spinte – usando poco alla volta i 700kg di propellente rimasti a bordo nel 2011 dall’inizio del viaggio. L’unico rilevamento a nostra disposizione erano le immagini della cometa, un pixel dal momento del risveglio, sullo sfondo delle stelle fisse. In questo quadro la posizione era chiara. La velocità relativa, molto meno. Comunque tutto è proceduto senza sorprese fin verso la fine di Aprile, quando la cometa è parsa quasi esplodere, e il singolo pixel della sua immagine si è circondato di una nube”. (Vedi la foto sotto il titolo)
Non si trattava solo dell’atteso materiale di ‘sublimazione della superficie ghiacciata della Cometa all’avvicinarsi al sole, ma vera e propria polvere’, quasi una eruzione con gas che viaggiano a 800 metri al secondo. Nel giro di meno di un mese l’immagine è tornata quella iniziale. Quattro manovre sono già state effettuate: Le più importanti, quelle del 21 Maggio durata sette ore con l’utilizzo di più di 200kg di propellente e quella del 4 Giugno durata 6h 40 minuti con variazioni di velocità di 290 a 270 m/s rispettivamente.
La Cometa il 4 di Giugno, distante 450.000 km.
“Da notare che sono tutte spinte molto leggere per poter anche apportare correzioni di velocità dell’ordine di pochi centimetri al secondo una volta in orbita attorno alla cometa. Ne sono previste ancora sei fino ad arrivare al 6 Agosto a 100 km dalla cometa. Allora inizierà un serie di interventi per inserire Rosetta in un’orbita attorno alla cometa, a trenta km di altezza, per permettere agli strumenti di bordo di caratterizzarla dal punto di vista della gravità, della forma e dell’assetto. Si prevede che questo possa iniziare il 10 settembre e permettere a Philae di scendere in Novembre”.