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Per milioni di neonati aumenta la probabilità di incorrere in danni cerebrali, anche permanenti, in quelle aree del mondo dove i livelli di inquinamento superino di 6 volte i limiti internazionali prefissati.

di MIT Technology Review Italia

Secondo un recente rapporto dell’UNICEF, milioni di neonati rischiano di incorrere in danni cerebrali, anche permanenti, in quelle aree del mondo dove i livelli di inquinamento superino di 6 volte i limiti internazionali prefissati.

I primi 1000 giorni di vita, infatti, sono fondamentali per lo sviluppo del cervello, reso particolarmente suscettibile all’inquinamento dall’elevato ritmo respiratorio dei neonati. I paesi più a rischio sarebbero quelli dell’Asia meridionale, per un totale di 12 milioni di bambini a rischio.

Passati studi avevano già individuato correlazioni tra i livelli d’inquinamento e disturbi neurocomportamentalideficit dell’attenzione e sviluppo dell’intelligenza.

Secondo uno studio pubblicato lo scorso ottobre dalla JAMA pediatrics, l’esposizione all’inquinamento nei mesi prenatali sarebbe invece responsabile di una predisposizione all’invecchiamento precoce.

Fonte: Unicef