WeChat vuole sfruttare la tecnologia dei deepfake a suo vantaggio

L’azienda intende commercializzare alcune applicazioni di largo uso nelle falsificazioni video nell’industria dell’intrattenimento e nel commercio elettronico, chiedendo allo stesso tempo agli enti regolatori di non intervenire in modo rigido.

di Karen Hao

In un nuovo libro bianco sui suoi piani per l’AI, tradotto dagli studiosi cinesi Jeffrey Ding e Caroline Meinhardt, Tencent, il proprietario di WeChat e uno dei tre maggiori colossi della tecnologia in Cina, sostiene che la tecnologia dei deepfake “non serve solo a ingannare”, ma è decisamente creativa e innovativa”. Esorta quindi gli enti regolatori a “essere prudenti” ed evitare di intervenire per reprimere i suoi potenziali benefici per la società.

Tencent ha elencato cinque esempi di ciò che percepisce come applicazioni benefiche della tecnologia deepfake che già esistono o potrebbero esistere presto:

Per migliorare la produzione televisiva e cinematografica. La tecnologia è già stata utilizzata per far apparire attori non più in vita in nuovi film, come Fast and Furious 7, e potrebbe essere ulteriormente sviluppata per girare scene in cui servono delle controfigure. Ha anche potenzialità  per generare automaticamente voci fuori campo in diverse lingue al fine di ampliare la distribuzione globale dei film.

Per personalizzare l’intrattenimento. Come ha mostrato l’app virale Zao l’anno scorso, la tecnologia deepfake può essere utilizzata per sovrapporre i volti degli utenti con quelli delle celebrità. Questa possibilità potrebbe creare un nuovo genere di intrattenimento iper-personalizzato.

Per migliorare l’e-commerce. La tecnologia è già utilizzata per produrre  immagini ad alta risoluzione di modelli di moda virtuali pronti a proporre abiti di qualsiasi stile e per consentire agli utenti di provare digitalmente i vestiti per un’esperienza di shopping online più interattiva.

Per la creazione di avatar virtuali realistici. Sono stati già generati umani digitali tridimensionali che si esibiscono come pop star virtuali e conduttori televisivi e per presentare personaggi storici nei prodotti di realtà virtuale. Il sistema potrebbe anche essere combinato con la visione artificiale e la comprensione del linguaggio naturale per creare assistenti digitali intelligenti capaci di interagire in modo normale.

Per aiutare i pazienti. La tecnologia ha mostrato il potenziale sostegno che può fornire a persone colpite da malattie croniche. Per esempio, ha permesso a chi è affetto da SLA di comunicare usando un deepfake.

Tencent afferma che sta già lavorando ad alcune di queste applicazioni. Ciò probabilmente spingerà i suoi concorrenti a fare lo stesso se non lo hanno ancora fatto, e influenzerà la direzione delle startup cinesi in cerca di un acquirente. Come membro del “team nazionale di AI cinese”, che il governo ha creato come parte della sua strategia globale nel settore, l’azienda ha anche una notevole influenza sugli enti regolatori.

Tencent riconosce che la tecnologia deepfake può causare danni, in particolare quando viene sfruttata per scambiare i volti dei personaggi nei video pornografici. Ma l’azienda è ottimista sul fatto che “non rappresenterà una minaccia per l’ordine mondiale”. Facile a dirsi per un’azienda che trarrà beneficio in modo significativo dalla commercializzazione della tecnologia.

Immagine di: Ms Tech | Artbreeder, Pixabay

(rp)

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