Waymo e Uber raggiungono un accordo nella battaglia legale per la violazione dei segreti commerciali

Dopo appena quattro giorni dall’inizio del processo per la causa fra Waymo e Uber, tutto può tornare come prima, o quasi.

di Jamie Condliffe

Dopo appena quattro giorni di processo, gli avvocati incaricati di rappresentare Uber e Waymo sono inaspettatamente giunti a un accordo sulla causa riguardante il furto di tecnologie per la guida autonoma.

The Verge riporta che gli avvocati di Waymo hanno annunciato l’accordo al cospetto della corte di San Francisco nella mattinata di venerdì, con grande stupore da parte dei presenti. Il giudice federale William Alsup, posto a presidio di un processo che era in divenire da ormai un anno, ha descritto il caso come “storia passata”.

“Abbiamo raggiunto un accordo con Uber che, riteniamo, proteggerà la proprietà intellettuale di Waymo ora e in futuro. L’accordo include la garanzia che le informazioni confidenziali di Waymo non verranno incorporate all’interno degli hardware e software dell’Advanced Technologies Group di Uber”, ha detto un portavoce di Waymo.

Waymo otterrà lo 0.34 percento del valore di Uber che, stando all’attuale valutazione della società, che si aggira intorno ai $72 miliardi, equivale a circa $250 milioni. Si tratta del valore di Uber, però, non di denaro. Pertanto, Waymo possiede ora una piccola fetta di Uber.

Nonostante l’accordo, Uber continua a negare di aver condotto una operazione illecita. In una dichiarazione, il CEO Dara Khosrowshahi ha detto di non credere che alcun segreto industriale di Waymo sia mai finito nelle mani di Uber. “Né riteniamo che Uber abbia utilizzato informazioni proprietarie di Waymo per la sua tecnologia di guida autonoma”, ha aggiunto. L’accordo non rappresenterebbe un’ammissione di colpevolezza ma una soluzione per scongiurare il proseguimento della battaglia legale.

Con questo accordo, tutto dovrebbe tornare a procedere come prima, seppur introducendo una nota distorta nel rapporto fra Uber e Waymo. Google Ventures aveva inizialmente investito nella società; Google si era però dissociata quando Uber aveva cominciato a sviluppare sistemi di guida autonoma, arrivando persino a reclutare alcuni suoi ex dipendenti e, presumibilmente, portando a sé alcuni dei loro segreti. Questo nuovo equilibrio potrebbe portare a dinamiche interessanti per lo sviluppo della tecnologia per la guida autonoma.

(MO)

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