USA, Russia e Cina non aderiscono al patto globale sulle armi informatiche

Su proposta del governo francese, il Paris Call for Trust and Security in Cyberspace è stato considerato troppo ambizioso per i paesi che contano.

di Martin Giles

La notizia: Il presidente francese Emmanuel Macron ha svelato una nuova iniziativa multilaterale per il controllo della epidemia globale di attacchi informatici. L’idea sarebbe quella di sottoporre ai paesi firmatari una serie di principi comuni per garantire la sicurezza del cyberspazio; questi principi prenderebbero spunto da tentativi precedenti delle Nazioni Unite per disinnescare le tensioni online fra i governi.

La lunga lista di principi includerebbe alcune norme che bloccherebbero gli attacchi informatici ai danni di infrastrutture critiche quali reti elettriche ed ospedali; la lotta al furto online di proprietà intellettuali; il miglioramento della sicurezza di beni e servizi digitali; la messa al bando di mercenari informatici utilizzato al fine di nascondere i mandatari degli attacchi informatici.

I sostenitori: Il Paris Call ha ricevuto il supporto di oltre 50 stati, fra cui i membri dell’Unione Europea. Il progetto è stato accolto anche da giganti tech quali Microsoft e Facebook, oltre che da altre società ed organizzazioni non governative.

Cospicuamente assenti: Stati Uniti, Russia e Cina, alcuni dei paesi con le più potenti capacità informatiche offensive, non hanno aderito al progetto – presumibilmente perché non vogliono essere vincolati. Potrebbero firmare in un secondo momento, ma la loro assenza comprometterà seriamente i poteri di questo patto.

Traguardi troppo ambiziosi? Trovare un accordo su tutti i traguardi proposti sarà veramente difficile. Come già detto in precedenza, sarebbe più facile cominciare con un impegno più ristretto per mettere in sicurezza le infrastrutture critiche. In questo caso, una coalizione potrebbe nascere successivamente con la funzione di estendere la portata di questa protezione.

(MO)

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