Un test dell’India mette a rischio la stazione spaziale internazionale

L’esplosione che ha distrutto il satellite ha prodotto 400 frammenti che, secondo l’amministratore della NASA Jim Bridenstine, compromettono la sicurezza degli astronauti a bordo dell’ISS.

di Charlotte Jee

Il lancio controverso: La scorsa settimana l’India ha annunciato l’abbattimento di uno dei suoi satelliti, entrando a far parte di un ristretto gruppo di “potenze dello spazio” (composto da Russia, Cina e Stati Uniti). Si pensa che la nazione volesse dimostrare la propria forza in vista delle elezioni del mese prossimo.

L’impatto: Sfortunatamente, distruggendo il satellite, il paese ha contribuito al peggioramento del crescente problema della spazzatura spaziale. Bridenstine ha spiegato sul New York Times che 60 dei 400 detriti prodotti dalla distruzione del satellite misurano almeno 10 cm di lunghezza.

Questa operazione avrebbe persino messo in pericolo le persone. Il satellite è stato distrutto a un’altitudine relativamente bassa (300 km), ma 24 detriti avrebbero raggiunto un punto al di sopra dell’ISS, posizionata in orbita a un’altitudine di 408km.

Parole forti: “È una cosa terribile, creare un evento che dissemina detriti lungo un apogeo al di sopra della Stazione Spaziale Internazionale”, ha detto Bridenstone durante un incontro registrato con lo staff della NASA. “Questo genere di attività non è compatibile con il futuro dei voli umani nello spazio. È in accettabile e la NASA deve chiarire bene i suoi effetti su di noi”.

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