Secondo gli ultimi rapporti di “Vice” e “PCMag”, Avast, una delle aziende antivirus più conosciute al mondo, “sottrae” i dati sensibili delle persone in modo tale da mettere a rischio la loro privacy.
di Patrick Howell O’Neill
Avast è un’azienda di sicurezza informatica dal valore di miliardi di dollari con sede nella Repubblica ceca. Il suo software è utilizzato da circa 400 milioni di persone in tutto il mondo. L’anno scorso è emerso che l’azienda stava “succhiando” i dati sul comportamento degli utenti e li vendeva.
Un rapporto “Forbes” del 2019 ha prima delineato come Avast e la controllata AVG utilizzino le estensioni del browser per monitorare tutto ciò che fanno i loro clienti. Tali dati vengono quindi venduti ai clienti aziendali come “approfondimenti” attraverso Jumpshot, un’azienda controllata. Ogni accordo vale milioni di dollari e i clienti includono Google, Microsoft, PepsiCo e McKinsey.
I dati sono “anonimizzati”, ma gli studi recenti hanno ripetutamente dimostrato che è possibile arrivare all’identificazione di questo tipo di dati.
Il senatore Ron Wyden, un democratico dell’Oregon ampiamente conosciuto come un falco in materia di privacy, è in contatto con Avast da dicembre 2019 sulla vendita dei dati del browser dell’utente.
I riflettori puntati sull’azienda hanno già portato ad alcune conseguenze. A partire dalla scorsa settimana, gli utenti Avast devono ora dare il loro consenso alla raccolta e vendita dei dati.
Tuttavia, non è chiaro cosa accadrà a tutti i dati che sono già stati diffusi. Wyden insiste che l’azienda dovrebbe eliminare i dati raccolti prima di chiedere il consenso dei propri clienti. Avast non ha risposto a una richiesta di commento.
Foto: Avast